Faraone si sospende dal partito, caos nel Pd, renziani all’attacco

Marcucci: Zingaretti spieghi. Delrio: Davide ci ripensi

LUG 20, 2019 -

Roma, 20 lug. (askanews) – “Sospendo la mia iscrizione a questo Partito. Rimango iscritto al gruppo parlamentare del Pd, continuerò la battaglia per la mia gente e contro questo governo e contro ogni inciucio coi Cinque Stelle”. Lo scrive il senatore Pd Davide Farone su facebook all’indomani della decisione della commissione nazionale di garanzia del partito che ha annullato la sua elezione a segretario del Pd Sicilia.

“Se mi hanno commissariato perché faccio troppa opposizione al Governo – afferma Faraone – si sappia che da domani ne farò ancora di più. E che forse il nuovo Pd dovrebbe occuparsi di fare opposizione a chi sostiene il Governo di Di Maio e Salvini, non a chi ha sostenuto i governi del Pd. Io appartengo al partito democratico. Se questo partito non è più democratico e cancella i risultati dei congressi, sospendo la mia iscrizione al Pd. Ma lavoro ancora più forte contro questo Governo che fa male all’Italia. E che fa tanto male alla Sicilia ed al Mezzogiorno”.

Se non fosse una cosa seria – osserva Faraone – mi metterei a ridere. Annullare il congresso significa annullare la democrazia. Farlo violando le regole è incredibile. Farlo in un giorno speciale per la Sicilia mentre noi siamo a commemorare Paolo Borsellino dimostra una insensibilità politica che spaventa. Un partito che si chiama democratico non può cancellare la democrazia perché è cambiata la maggioranza: quello lasciamolo fare a Salvini o Casaleggio. Noi siamo diversi. Eravamo diversi”.

Non si fa attendere la replica di Silvia Velo, presidente della commissione di garanzia nazionale del Pd che spiega: “E’ opportuno ribadire che la Commissione di Garanzia del Partito democratico, sul congresso in Sicilia, così come su qualsiasi questione su cui viene investita, non ha mai preso alcuna decisione politica, ma si è esclusivamente attenuta al rigoroso rispetto delle regole e delle procedure che sono il fondamento della vita di una comunità democratica quale il PD è. Regole che devono essere uguali per tutti. Nello specifico tra le numerose violazioni più rilevanti che la commissione ha evidenziato ci sono la decisione di non far votare gli iscritti che, a norma di statuto regionale siciliano, eleggono il 40 per cento dell’assemblea regionale; la violazione delle regole congressuali per la presentazione delle liste dei candidati all’assemblea: non sono stati utilizzati i moduli previsti, non sono state presentate le firme a sostegno delle liste come previsto, non è stato consentito alla Commissione regionale del congresso di verificare i requisiti di candidabilità dei candidati nelle liste”.

“In questo contesto di violazione delle regole – sottolinea Velo – senza voto degli iscritti e senza primarie, si è proceduto alla proclamazione di Davide Faraone segretario. Ovviamente la Commissione di Garanzia non è intervenuta con un giudizio politico sul senatore Faraone, ma è intervenuta sulla procedura congressuale adottata dalla Commissione per il Congresso regionale siciliana. Perché, lo ricordiamo ancora una volta, la Commissione di Garanzia esiste per far rispettare le regole, e questo ha fatto anche in questa occasione”.

Ma i renziani non ci stanno e vanno all’attacco. “La vicenda siciliana del Pd non può essere chiusa con l’autosospensione di Davide Faraone. Venerdì in direzione il segretario Zingaretti dovrà spiegare per bene cosa ha spinto la commissione di garanzia ad assumere una decisione così pesante a maggioranza. Il segretario predica l’unità ed il superamento delle correnti, ma troppo spesso è condizionato dalla sua. Faraone deve tornare a fare il segretario regionale, le regole devono tornare ad essere rispettate. Sappia il segretario che la ferita che si è prodotta non può essere derubricata a questione locale”, afferma il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci.

Mentre il segretario Nicola Zingaretti tace è il capogruppo alla camera Graziano Delrio a provare a mettere pace: “Penso – dice – che la nostra comunità debba lavorare per rimanere unita e coesa in un momento in cui un governo nemico del popolo è il nostro vero avversario. Spero che l’amico Davide ripensi le sue decisioni e il segretario, che è garante dell’unità, trovi una soluzione politica che mantenga serenità in un momento così cruciale per la nostra battaglia”.