Milano capitale degli stagisti, in un anno oltre 31mila tirocini

Tajani: opportunità per molti ragazzi che deve essere monitorata

GIU 25, 2019 -

Milano, 25 giu. (askanews) – Milano città locomotiva d’Italia anche per chi vuole fare un stage? Quali le procedure, le policy, le condizioni offerte agli stagisti, i risultati occupazionali? Quanti stage avvengono in città? A queste e molte altre domande ha risposto la ricerca “Milano, ancora capitale degli stagisti”, presentata questa mattina dall’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani e dalla curatrice dell’indagine Eleonora Voltolina, giornalista fondatrice della testata giornalistica online Repubblica degli Stagisti, nell’ambito di “Best Stage”, l’evento annuale della Repubblica degli Stagisti dedicato all’occupazione giovanile in svolgimento all’Acquario Civico in viale Gadio.

“L’obiettivo del Comune è quello di conoscere e vigilare. Lo stage, i tirocini possono essere validissimi strumenti di ingresso nel mondo del lavoro, se usati in modo corretto da aziende ed enti di formazione. Milano, che sul lavoro ha costruito la sua identità, non può adattarsi a scelte al ribasso”, ha spiegato l’assessore Tajani, che ha proseguito: “Per questo, dal 2012, abbiamo avviato questo monitoraggio che oggi aggiorniamo e che ci segnala i dati positivi e le criticità. È necessario che la centralità dell’esperienza formativa e dell’inserimento diventino patrimonio collettivo del sistema città. E la ricerca fa anche questo: cultura del buon lavoro e indicazione della strada virtuosa da seguire in termini di giusta remunerazione e attenzione ai giovani”.

“La criticità maggiore emersa dalla mappatura è che pochissimi purtroppo sono i dati relativi a due temi che forse sono i più importanti per valutare la sostenibilità e accessibilità dello strumento, e la sua efficacia in termini di occupabilità e sbocchi lavorativi”, dice Eleonora Voltolina, curatrice della ricerca: “I soggetti promotori sono cioè molto restii a registrare l’entità del rimborso spese (nel caso di tirocini curriculari, per i quali l’indennità non è obbligatoria, addirittura non solo l’ammontare ma la presenza stessa dell’indennità) e la percentuale di assunzione post stage. Due aspetti che invece sarebbe opportuno monitorare con attenzione”.

La ricerca, commissionata dal Comune di Milano e realizzata da “Repubblica degli Stagisti” ha coinvolto quarantadue soggetti promotori attivi sul territorio di Milano, arrivando a censire complessivamente oltre 73mila stage, tutti attivati nel corso del 2017 da università, agenzie per il lavoro, associazioni, fondazioni, consorzi.

Dall’indagine il capoluogo lombardo si conferma capitale degli stagisti con oltre degli 11mila tirocini extracurricolari sul territorio del Comune a cui vanno sommati gli oltre 5.600 nell’area della Città metropolitana, per un totale di quasi 17mila tirocini extracurricolari nel corso del 2017. A questi vanno sommati i 10mila tirocini curricolari attivati sempre nel 2017 in città e i 4mila della Città metropolitana, per un totale di 14mila. Complessivamente quindi sono 31mila gli stagisti che hanno scelto Milano. Dall’analisi emerge come i tirocini curricolari si svolgano prevalentemente durante periodo di studi, e quindi potrebbe essere utile per i tirocinanti avere una formula “part-time” che consenta al giovane di non dover interrompere completamente l’attività di studio.