Conte: “Così vanno a sbattere, in Europa con una voce sola”

"Terrò le deleghe finchè non è conclusa la procedura di infrazione"

GIU 12, 2019 -

Roma, 12 giu. (askanews) – “Qualcuno qui deve ancora capire come sono fatto”. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte in un colloquio con La Repubblica. A preoccupare il premier è l’atteggiamento dei due leader di maggioranza, che sottovalutano esito e conseguenze dello scontro con l’Europa.

“L’incontro con Di Maio e Salvini si è svolto in un clima cordiale”, racconta ma “è impossibile che ci sia uno scontro tra me e i miei due vice per una semplice ragione – scandisce – se non andiamo d’accordo, io li lascio liberi. Perché una cosa deve essere chiara: sto qui se mi convincono loro, non sono io a doverlo fare”.

La preoccupazione del premier è l’economia: “Non mi piace scherzare con i risparmi degli italiani – dice serio – vedo intorno a me un po’ di inesperienza”. Alla domanda sul perché, secondo lui, Lega e 5 stelle sembrino ancora ragionare in termini di consenso, e non di governo, il capo del governo dà una risposta quasi consolatoria: “Quando si fa una campagna elettorale così lunga, è probabile sia difficile uscirne”. Fa una pausa, poi aggiunge: “A me le veline date ai giornali non fanno né caldo né freddo. Se vogliono andare a sbattere contro un muro, facciano pure”.

Anche sulla questione del ministro degli Affari europei, il premier non è affatto in linea con Matteo Salvini secondo il quale il successore di Paolo Savona “arriverà presto, entro giugno. Ma Conte è chiaro: “Finché non è chiusa la procedura di infrazione le deleghe le tengo io. Per trattare con la Commissione, l’Italia deve parlare con una voce sola”.

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