Conte: senza responsabilità rischiamo di andare tutti a casa

"Negoziato con Ue senza distonie e cacofonie"

GIU 10, 2019 -

Roma, 10 giu. (askanews) – “Se non è come a dicembre, rischiamo di andarcene tutti a casa. Di certo me ne vado io. Devo poter condurre insieme al ministro dell’ Economia, Giovanni Tria, il negoziato senza distonie e cacofonie”. A spiegarlo in un colloquio col Corriere della Sera, è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Secondo Conte, “l’ Italia un commissario lo avrà. Ma sarà importante vedere chi, come e con quale ruolo economico. Dobbiamo sapere che ci troveremo di fronte un Parlamento europeo molto diffidente. Lì passa chi ha la maggioranza più uno dei voti, e noi non saremo in maggioranza. Le forze politiche interne non hanno capitalizzato i voti, a Strasburgo. Si prefigura un loro ruolo non decisivo anche per la Lega che pure ha riportato una grande vittoria in Italia”. Ma la procedura di infrazione “viene avviata con le regole attuali e con queste bisogna fare i conti”, avverte il premier. “Lo dico agli alleati ma anche al Paese che produce e fatica ogni giorno: una procedura per debito eccessivo va evitata. Esporrebbe l’ Italia a uno spread difficilmente controllabile; e a fibrillazioni dei mercati finanziari che, in caso di declassamento da parte delle agenzie internazionali di rating, renderebbero più difficile al governo collocare il nostro debito sui mercati”, conclude il premier. “Ecco perché occorre unitarietà di intenti e chiarezza di obiettivi. Quando si fa un negoziato bisogna avere nitido il risultato da raggiungere, e mantenersi lucidi e tenaci. Non posso e non voglio assumermi la responsabilità di esporre il sistema-Paese a rischi inutili”.