Ballottaggi in 136 comuni, è sfida centrodestra-centrosinistra

M5s in campo solo a Campobasso. Di nuovo alle urne oltre 3 mln mezzo di elettori

GIU 8, 2019 -

Roma, 8 giu. (askanews) – Sono 136, secondo i dati del Viminale, i comuni italiani che domani andranno al voto per i ballottaggi delle elezioni amministrative. Saranno nuovamente chiamati alle urne, dunque, 3 milioni e 648.485 cittadini per scegliere, in 4.431 sezioni, sindaco e consiglio comunale. Il voto previsto, come da prassi a due settimane dalla prima tornata elettorale, si terrà nella sola giornata di domani, dalle ore 7 alle ore 23.

La sfida – ci sono anche 15 capoluoghi di provincia – vedrà protagonisti i candidati di centrosinistra contro quelli di centrodestra perché il Movimento cinque stelle, che partecipava solo nel 7% dei comuni alle elezioni amministrative, ha avuto, anche laddove presente, esiti deludenti. A questo proposito Campobasso è l’unico capoluogo in cui il candidato M5s è arrivato al secondo turno: il grillino Roberto Gravina (29,41%) sfiderà Maria Domenica D’Alessandro, del centro destra, che al primo turno aveva un forte vantaggio (39,71%).

Una delle competizioni più interessanti è a Ferrara, città storicamente di ‘sinistra’ dove però alle Europee la Lega ha preso 16 punti percentuali in più del Pd. Qui Alan Fabbri, uno dei fedelissimi del leader della Lega Matteo Salvini ma sostenuto da tutto il centrodestra (nel 2009 divenne il primo sindaco leghista dell’Emilia Romagna, a Bondeno), non è riuscito a passare al primo turno, ottenendo il 48,44%. Per conquistare la vittoria dovrà battere Aldo Modonesi, centrosinistra, che ha ottenuto il 31,75%.

A Livorno, città dove è nato il Pci e dove i Cinquestelle che l’hanno amministrata negli ultimi cinque anni sono diventati il terzo partito, il giornalista Luca Salvetti, centrosinistra, con il 34,2% dei consensi andrà al ballottaggio contro Andrea Romiti, centrodestra, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, al 26,64%.

A Reggio Emilia il candidato del centrosinistra Luca Vecchi ha sfiorato la vittoria al primo turno con il 49,13% ma dovrà misurarsi con Roberto Salati, centrodestra, al 28,22%. Quadro simile a Prato dove Matteo Biffoni, centrosinistra, sindaco uscente, sfiderà, forte del 47,16% dei consensi, Daniele Spada, centrodestra, che ha raccolto il 35,12% al primo turno.

A Potenza si sfideranno Mario Guarente, centrodestra, che al primo turno ha ottenuto il 44,73% e Valerio Tramutoli, sostenuto da due liste civiche, con il 27,41%.

Tira brutta aria per il centrosinistra in Piemonte, in linea con la perdita della presidenza della Regione andata ad Alberto Cirio del centrodestra, dopo la sconfitta del Dem Sergio Chiamparino. A Biella il sindaco uscente del centrosinistra, Marco Cavicchioli non ha superato il primo turno fermandosi al 21,48% dei consensi.

La partita è tra il candidato del centrodestra Claudio Corradino, che ha ottenuto il 39,95% dei consensi, e Donato Gentile, sostenuto da liste civiche e fermo al 27,57% dei voti. Sarà dirimente vedere dove andranno i voti raccolti dall’esponente di centrosinistra.

A Verbania la sindaca uscente del centrosinistra Silvia Marchionini sfida, con il 37,5%, il candidato del centrodestra Giandomenico Albertella che al primo turno aveva raggiunto già il 45,81%. A Vercelli la sindaca uscente Maura Forte, Pd, che ha ottenuto il 24,66% si confronterà con Andrea Corsaro, il candidato del centrodestra e già sindaco, che al primo turno ha ottenuto il 41,89%.

Ad Avellino, dove il sindaco M5s è stato sfiduciato dopo soli cinque mesi di governo, il centrosinistra si è diviso tra il candidato ‘ufficiale’ del Pd Luca Cipriano (32,5%) e Gianluca Festa (28,6%), spesso in disaccordo con la linea maggioritaria del partito.

Eletti al primo turno i sindaci di Firenze, Bari, Perugia, Bergamo, Lecce, Pesaro, Modena dove sono stati riconfermati gli uscenti Dario Nardella, Antonio Decaro, Andrea Romizi, Giorgio Gori, Carlo Salvemini, Matteo Ricci, Giancarlo Muzzarelli. A Pescara e a Vibo Valentia hanno avuto la meglio al primo turno i candidati del centrodestra Carlo Masci e Maria Limardo.

Alle elezioni amministrative è ammesso il voto disgiunto: si può votare per un candidato sindaco e per la lista ad esso collegata o in alternativa può votare per un candidato sindaco e per una lista non collegata.

Vep MAZ