Salvini chiede le dimissioni di Virginia Raggi

La sindaca minimizza sul

APR 18, 2019 -

Roma, 18 apr. (askanews) – “Chiedo le dimissioni di Raggi: non per le indagini o eventuali illegalità, che devono valutare i giudici, ma se dice ‘non ho la città sotto controllo’ allora amica mia cambia lavoro”. Così il leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini a Porta a Porta.

“L’intercettazione c’è e è su tutti i giornali. Se il sindaco della città più importante d’Italia dice ‘i romani fuori la finestra vedono la merda’ e ‘ho la città fuori controllo’ è un giudizio politico: se Raggi ha la città fuori controllo – ha continuato Salvini – lasci fare il sindaco a chi è in grado”.

“Siamo qui da 3 anni, è chiaro che i problemi risalgono al passato, da Alemanno, Veltroni e Marino, ma se sentissi queste cose da cittadino riterrei di non avere un sindaco adeguato, nè per Roma nè per Cernusco sul naviglio”. “Pensavo che i 5 Stelle facessero meglio: la prossima volta i romani sceglieranno qualcun altro”, ha concluso.

La sindaca da parte sua minimizza sul caso Ama e su Facebook scrive di “molto rumore per nulla”. “Indagano il governatore dell’Umbria Catiuscia Marini per concorsi truccati nella sanità; il sottosegretario della Lega Armando Siri per una presunta tangente di 30mila euro tra Sicilia e Liguria; il segretario del Pd e Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, per finanziamento illecito…ma parlano di me”.

“Parlano di audio rubati in cui dico quello che direbbe qualsiasi altro cittadino di Roma: me la prendo duramente con l’ex amministratore delegato dell’Ama perché ci sono i rifiuti in strada e non lo posso accettare”, aggiunge. “Uso parolacce ma non me ne vergogno perché sono incazzata quando vedo chi pensa a prendere i premi aziendali piuttosto che a pulire la città. Perché questo è quello che si ascolta in quegli audio. Nessuna pressione ma solo tanta rabbia per chi non ha fatto bene il lavoro per il quale era pagato. Si pretendeva che approvassi un bilancio con il quale i dirigenti di Ama avrebbero avuto centinaia migliaia di euro in più”, spiega la sindaca.

“I vertici del Campidoglio – il ragioniere generale, segretario generale, il direttore generale, l’assessore al bilancio, i dipartimenti competenti – hanno bocciato la proposta dell’ex ad Bagnacani. Ed io e la mia Giunta abbiamo votato contro come avrebbe fatto qualsiasi romano”, spiega ancora Raggi.

“Addirittura si ipotizzava che aumentassi ancora la tassa dei rifiuti, mentre in azienda sarebbero continuati ad arrivare i premi a pioggia. Mi sono ribellata e non me ne pento. Continuano a gettare fango su di me ma io ho le spalle grosse e continuerò a difendere la mia città e i miei concittadini”, conclude.

Sav/Int9