Gli accordi Italia-Cina spiegati da Di Maio

"Daranno più lavoro"

MAR 23, 2019 -

Roma, 23 mar. (askanews) – “Obiettivo raggiunto”. Il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, a conclusione del vertice di Villa Madama che ha visto la firma di numerosi accordi istituzionali e commerciali tra Italia e Cina esibisce con orgoglio le cifre delle intese appena siglate, che hanno coinvolto grandi nomi come Eni, Intesa SanPaolo, Cdp, Ansaldo Energia, Snam, Danieli, oltre alle autorità portuali che controllano i porti di Trieste e Genova. “Solo gli accordi firmati qui oggi – ha detto in una breve conferenza stampa – in sostanza hanno un valore di 2,5 miliardi di euro, con un potenziale di 20. E poi ci sono tutti gli accordi istituzionali.

Voglio dedicare questa firma della Via della Seta – sottolinea – ai nostri imprenditori del ‘Made in Italy’: per me è stato un orgoglio ascoltare il presidente cinese parlare della nostra gastronomia, del nostro agroalimentare del nostro artigianato della nostra innovazione tecnologica. Ne parlava con l’obiettivo di attirare il più possibile prodotti italiani nel mercato cinese, di poter far esportare il più possibile un prodotto, il made in Italy che, parole sue, ha un’ottima reputazione in Cina”.

Insomma, per il vicepremier “l’obiettivo di oggi era questo ed è stato raggiunto in pieno, con firme importantissime di aziende private e di istituzioni pubbliche, ma sopratutto con una visione che è quella di fare sempre più grande il made in Italy nel mondo, di esportarlo sempre di più e questo significa nuovi posti di lavoro e nuove aziende in Italia e aziende sempre più grandi. Quello che abbiamo fatto oggi è un altro passo per aiutare la nostra economia a crescere e aiutare soprattutto le nostre eccellenze, che non hanno eguali nel mondo” Ma “il nostro obiettivo con questi accordi – puntualizza Di Maio – è cominciare a riequilibrare una sproporzione per cui c’è tanto ‘Made in China’ che viene in Italia e troppo poco ‘Made in Italy che va in Cina. Gli obiettivi ovviamente li monitoreremo con la ‘task force Cina ma ci aspettiamo un notevole graduale aumento delle esportazioni e nei prossimi anni speriamo di poter riequilibrare la bilancia commerciale”.

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