Italia-Cina, Fusacchia: no illusioni, alla pari solo insieme a Ue

"Ci serve più Europa di quella che abbiamo non meno"

MAR 21, 2019 -

Roma, 21 mar. (askanews) – Quello Lega-M5s “mi pare un governo che blocca progetti di infrastrutture trans-europee finanziate con fondi Ue, e nel frattempo abbraccia entusiasticamente progetti di infrastrutture transcontinentali disegnati a Pechino, abbia bisogno di bravi psicologi e cartografi”. Lo afferma in una intervista ad Askanews sulla nuova Via della Seta e la politica estera italiana il deputato di +Europa, eletto nella circoscrizione Estero, Alessandro Fusacchia.

“Perché è chiaro che nei rapporti con la Cina non possiamo illuderci, da Paese di 60 milioni di abitanti, di poter stabilire un rapporto alla pari. Ci serve l’Europa, e ce ne serve di più di quella che abbiamo”, sottolinea. “Al tavolo europeo possiamo far valere le nostre ragioni, ma sapendo che la mancanza di una voce unica dell’Europa con la Cina fa solo il gioco della Cina, non il nostro”, aggiunge.

“Questo non vuol dire spossessarsi di rapporti economici bilaterali, o non cogliere opportunità – spiega -. Vuol dire mantenere una capacità di controllo sui nostri asset e darci delle garanzie europee: ad esempio assicurando che ogni cooperazione in materia di infrastrutture e investimenti venga valutato caso per caso e in stretto collegamento con normative e politiche dell’Ue”.

Il Memorandum Italia-Cina, inoltre, “non risolve i problemi di accesso al mercato cinese che hanno le nostre aziende e indebolisce la Ue che sta cercando invece di risolverli per tutti”.

Peraltro ci sono anche altri rischi per l’Italia: “Mi pare che siamo già abbastanza isolati! Preferiamo fare gli amici di Trump e di Putin, invece che dei nostri vicini. E quando scegliamo in Europa, finiamo a pescare Orban & friends”. (Segue)