Di Maio alza il tiro contro Salvini, da latte a nucleare

Chiude campagna in Sardegna: "Un sardo su sei avrà il RdC"

FEB 22, 2019 -

Roma, 22 feb. (askanews) – Lo attacca sul latte, lo attacca sul nucleare, lo attacca sulla coalizione con cui si presenta in Sardegna. Luigi Di Maio alza il tiro sull’alleato di governo Matteo Salvini, e nel comizio di chiusura della campagna elettorale per la Sardegna, con il candidato presidente Francesco Desogus, spara tutte le cartucce a sua disposizione.

Il colpo più duro prova ad assestarlo sulla protesta dei pastori sardi, di cui Salvini si è intestato il tentativo di soluzione della vertenza tra allevatori e produttori di formaggio: “Anche io sono al fianco dei pastori, ma io non li prendo in giro. Ci dobbiamo stare con i fatti, altrimenti rischiamo di farli incazzare ancora di più e hanno ragione”, dice criticando l’idea del “deus ex machina che arriva e risolve i problemi”. Assicura quindi che il decreto latte di cui si parla “sarà scritto insieme ai pastori”, e mette sul piatto la “disponibilità del Ministero dell’Economia, ho sentito la Castelli, di dare molto più tempo agli allevato per restituire i prestiti con la Regione che li stanno strozzando e dare respiro a queste persone”.

Poi chiama in ballo direttamente l’alleato anche sul nucleare: “Sentire Salvini che parla di sì al nucleare è una follia, sarebbe un favore alle lobby. Avete la mia parola che finchè ci sarò io la Sardegna non diventerà una discarica di scorie nucleari nè avrà centrali nucleari”. E poi attacca duramente anche la coalizione di centrodestra, quelli che dicono di “essere il nuovo per poi ripresentare i vecchi, i voltagabbana e gli impresentabili”. E così domenica “al di là che vinca il centrodestra e il centrosinistra, quelle ammucchiate passeranno il tempo a risarcire i loro finanziatori, la sanità privata, le multinazionali che vengono qui a svendersi la Sardegna”.

Al contrario, rivendica Di Maio, con la legge bandiera del M5s “226mila sardi, un sardo su sei, avrà accesso al programma del Reddito di Cittadinanza per restare qui, formarsi qui, trovare lavoro qui”. Ma che il M5s rischi di essere fuori dalla partita, Di Maio lo riconosce abbassando le aspettative: “Entreremo per la prima volta nella storia nel consiglio regionale della Sardegna, ci sarà comunque da festeggiare”. E comunque “non ci intimidiscono dicendo che il Movimento va male alle amministrative. Io mi sono candidato con il M5s quando era al 2%… E sono anni che sperano che il M5s possa morire e sono anni che restano sempre delusi”.