Sulla Diciotti Salvini dice che dorme tranquillo

"Sono convinto di aver difeso il Paese dagli sbarchi"

FEB 17, 2019 -

Roma, 17 feb. (askanews) – “Io dormo tranquillo perchè penso, e anzi sono convinto, di aver difeso il bene, la sicurezza e i confini del mio Paese”. E in ogni caso “ognuno voti secondo coscienza: non voglio influire o insegnare niente a nessuno”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini, ministro degli Interni e leader della Lega, rispondendo ai giornaliisti sul voto dei senatori in particoare M5s, sull’autorizzazione a procedere per il caso Diciotti.

“Sono orgoglioso delle azioni che abbiamo fatto, poi ognuno voti secondo coscienza. Rendo però noto – ha sottolineato ancora Salvini, parlando a Palau prima tappa del tour eletorale odierno in Sardegna in vista delle Regionali- che ad oggi i dati del ministero dell’Interno dicono che gli sbarchi sono fermi a quota 230 e le espulsioni sono ormai più di 800”. Ed in particolare “in Sardegna non è arrivata una sola persona via mare” E “questi sono numeri che non si vedevano da anni”.

Più in generale, e anche in riferimento alla possibilità di un allargamento a destra della maggioranza con l’ingresso di un nuovo partito sovranista Meloni-Toti in caso di nuove affermazioni del centrodestra alle regionali, Salvini ha voluto ribadire che “io ho dato la mia parola, che vale più dei sondaggi: a livello regionale il centrodestra è contro il centrosinistra, che ha combinato disastri” mentre “a livello nazionale non cambia nulla”. E quanto al braccio di ferro Lega-M5s sulle Autonomie, “l’autonomia – ha sottolineato il leader della Lega – conviene a tutti: anche alle Regioni del Sud”.

Infine, il vicepremier ha risposto sul tema dei rapporti Italia-Francia, all’indomani del ritorno a Roma dell’ambasciatore di Parigi e l’invito in Francia di Macron rivolto non al Governo ma al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Io – ha commentato Salvini- sono un uomo concreto e con la Francia voglio parlare dei terroristi italiani che vivono là e dei respingimenti a Ventimiglia. Sono molto concreto: aspetto dal mio collega francese una risposta sui 15 terroristi italiani che dovrebbero scontare anni di galera in Italia. E mi aspetto una risposta sui respingimenti che si fanno a Ventimiglia alla frontiera fra Italia e Francia. Non mi interessa litigare con nessuno e non entro nel merito dei gilet gialli. Ma mi interessa che dei delinquenti italiani che stanno in vacanza in Francia tornino in galera in Italia”.

Tor/Int2