Abruzzo, primo test per governo incorona la Lega, M5s dimezzato

Salvini: nessuna conseguenza. Berlusconi: centrodestra maggioranza naturale

FEB 11, 2019 -

Roma, 11 feb. (askanews) – “Una vittoria clamorosa ma non cambia nulla a livello di governo. Avanti con il lavoro. Abbiamo tanti impegni da mantenere”. Arriva a notte fonda, in un messaggino inviato al direttore del TgLa7 Enrico Mentana e letto in diretta durante la sua maratona, il primo atteso commento di Matteo Salvini ai risultati delle elezioni in Abruzzo che hanno incoronato il candidato del centrodestra unito, l’esponente di Fratelli d’Italia, Marco Marsilio, governatore della Regione e visto l’exploit della Lega che sfonda il 27%. “Grazie Abruzzo! Grazie Italia. Più forti degli attacchi, delle bugie e delle polemiche: da domani al lavoro”, esulta sui social il vicepremier leghista indossando una felpa con la scritta Abruzzo.

Il ministro dell’Interno, che alle 11.30, incontrerà i giornalisti alla Camera, rassicura sulle sorti dell’esecutivo nazionale ma la doccia fredda per l’alleato di governo è pesante: M5s, intorno al 20% a spoglio ancora in corso, arriva terzo dimezzando i suoi consensi rispetto alle elezioni Politiche e cala di 5 punti anche in confronto alle Regionali del 2013 a fronte invece del pieno di voti del Carroccio, sia rispetto al 2013 quando si fermò al 4% sia rispetto allo scorso anno dove in Abruzzo raccolse il 13,8%. Il capo politico pentastellato, che si è speso in prima persona nella campagna elettorale abruzzese, ancora non commenta e le uniche dichiarazioni finora sono quelle della candidata Sara Marcozzi che nega la debacle.

“L’Abruzzo lo ha confermato ancora una volta, il centro-destra è la maggioranza naturale fra gli elettori”, esulta il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, felice anche perché il risultato ottimo della Lega non è avvenuto, a una prima analisi dei risultati, a scapito di Fi né di Fdi.

Il centrosinistra con il candidato Giovanni Legnini arriva secondo con il 30% circa. Il Pd, dopo lo spoglio di 1.510 sezioni su 1.633, è all’11%. Un risultato lontano dal 25% delle elezioni regionali del 2013 che incoronarono Luciano D’Alfonso presidente ma la lettura di Legnini, che ha condotto una campagna da candidato civico, con una propria lista, senza il simbolo dem, è che la formula della coalizione allargata funziona. La pensa così anche il candidato alla segreteria Maurizio Martina: “Siamo l’unica alternativa alla destra. La propaganda 5Stelle sbatte contro la realtà. Un nuovo centrosinistra aperto al civismo è la strada da percorrere per tornare a vincere”, commenta su twitter.