Consob, prende quota ticket Savona-Minenna ma c’è ‘scoglio’ Madia

Conte al lavoro per risolvere problema: risiko con presidenza Inps

FEB 4, 2019 -

Roma, 4 feb. (askanews) – L’accordo “politico” sarebbe sostanzialmente fatto, ma per l’arrivo di Paolo Savona alla presidenza della Consob, vacante da quattro mesi, c’è da risolvere il problema di una presunta incompatibilità a causa della legge Madia sulla Pubblica amministrazione.

Secondo fonti parlamentari, Lega e Movimento 5 stelle (con qualche mal di pancia) sono praticamente d’accordo su un ticket composto dal ministro per gli Affari europei e da Giancarlo Minenna, l’economista che i pentastellati avrebbero voluto al vertice della Commissione sulla borsa ma che, visto i veti, verrebbe ‘dirottato’ al ruolo di segretario generale. Uno schema inverso rispetto a quello seguito per la guida dell’Inps, dove è destinato Pasquale Tridico, vicino a Luigi Di Maio, e che ha il via libera ufficiale di Matteo Salvini. “A me andava bene Minenna e andrebbe benissimo Savona. La Consob ha un ruolo fondamentale, mi sentirei garantito da risparmiatore italiano”, ha detto in serata a ‘Quarta repubblica’ su Rete4.

Se l’accordo politico c’è, il problema è quello di una possibile incompatibilità di Savona. La legge Madia, ribadita e precisata da una circolare della stessa ex ministra Pd e del Mef, prevede infatti che chi è in “quiescenza” non può ricoprire incarichi “dirigenziali o direttivi”, se non a titolo gratuito e comunque per un solo anno. Secondo fonti della maggioranza, però, il caso non dovrebbe essere applicato alla Consob che non è un organismo statale ma una Authority indipendente. Le opposizioni, però, insistono sull’incompatibilità anche perchè, ricorda Filippo Sensi, deputato del Pd, oltre al problema della legge Madia, c’è il fatto che Savona è stato, fino al momento dell’ingresso al governo, nel board del fondo hedge Euklid. “Percorso impraticabile, astenersi perditempo”, sottolinea Sensi. Spalleggiato da Guido Crosetto (Fdi) che esprime “grande stima e rispetto” per Savona che però, se nominato alla guida della Consob, “metterebbe sub iudice ogni decisione dell’autorità”.

Il dossier è in mano al presidente del Consiglio Giuseppe Conte che oggi, interpellato dai giornalisti a margine della presentazione del sito del reddito di cittadinanza, ha glissato con una battuta e un sorriso. Perchè su questa vicenda una parola fuori posto può far saltare tutto il piano.