Migranti, Pd: ddl per commissione d’inchiesta sulle morti in mare

Verificare se omissioni di soccorso e rispetto convenzioni internazionali

GEN 29, 2019 -

Roma, 29 gen. (askanews) – Il gruppo del Pd al Senato ha presentato un ddl per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulle morti di migranti nel Mar Mediterraneo.

Nella relazione al ddl, a prima firma del presidente Andrea Marcucci, e sottoscritto da tutte le senatrici e i senatori del gruppo, si legge: “L’istituzione di questa Commissione parlamentare d’inchiesta sulle morti di migranti nel Mar Mediterraneo – proposta in un appello lanciato con il messaggio ‘Non siamo pesci’, sullo spunto delle parole pronunciate da una giovane congolese – diventa ogni giorno più urgente, se solo guardiamo ai numeri relativi alle morti nel Mediterraneo dall’inizio di quest’anno”.

Serve “una Commissione che indaghi sulle cause principali e secondarie di questi naufragi, che ricostruisca le rotte più battute nel Mediteranno e le modalità con cui operano i trafficanti di esseri umani, e i loro collegamenti con la criminalità organizzata. Una Commissione che accerti la tempestività e le modalità con cui avvengono le operazioni di soccorso in mare, se tali operazioni sono condotte nel rispetto delle leggi e delle Convenzioni internazionali in materia di diritti umani fondamentali, e l’eventuale violazione di tali diritti. Una Commissione che possa ricostruire, in maniera puntuale, le circostanze in cui si siano eventualmente verificate condotte o atti volti a configurare un’omissione di soccorso, anche verificando se la discrezionalità politica sottesa a determinate decisioni sia rimasta nell’alveo del principio di legalità; o che, in relazione agli episodi di naufragio, possa verificare se le decisioni prese e gli atti posti in essere siano stati prioritariamente volti a garantire la sicurezza delle persone a bordo”.

Secondo i dem “occorre riflettere con urgenza, sulla scorta degli ultimi gravi episodi avvenuti in questo tratto di mare, sul particolare regime giuridico del soccorso in mare, sugli obblighi cui gli Stati sono tenuti, spesso anche in assenza di condizioni di reciprocità con altri Stati, incluso il divieto di respingimento. Va ricordato, infatti, che vi sono Convenzioni internazionali in materia di soccorso e salvataggio, sottoscritte e ratificate anche dall’Italia, da cui derivano obblighi per gli Stati aderenti, tra i quali per esempio quello di costituire un servizio permanente di ricerca e soccorso per tutelare la sicurezza marittima e aerea, e l’obbligo per ciascuno Stato aderente di dichiarare l’area marittima di competenza denominata Sar (Safety and research), un’area più ampia delle semplici acque territoriali all’interno della quale vi è l’obbligo di coordinare con urgenza le operazioni di salvataggio in caso segnalazione di un pericolo per la vita umana”.