## +Europa: al via il voto sul segretario, il risultato stasera

Attesi oltre 2mila votanti, testa a testa Della Vedova-Cappato

GEN 27, 2019 -

Milano, 27 gen. (askanews) – Si sono aperte al congresso di Milano le operazioni di voto per l’elezione del segretario di +Europa, che da lista elettorale compie il salto verso la forma partito. Fino alle 5 di oggi pomeriggio gli iscritti a +Europa potranno scegliere chi tra Marca Cappato, Benedetto Della Vedova e Alessandro Fusacchia sarà il primo segretario del partito. Gli iscritti sono oltre 5mila: ieri i presenti erano circa 1.600, per oggi si prevedono oltre 2mila votanti. I ‘sondaggi’ vedono favorito Della Vedova, che gode del sostegno di Emma Bonino, di Bruno Tabacci e del suo Centro Democratico, degli ex montiani, dei ‘Coraggiosi’ siciliani del neoiscritto Ferrandelli. Ma è un testa a testa con Marco Cappato, che può contare sull’appoggio di buona pare dei Radicali Italiani. L’outsider è Alessandro Fusacchia, le cui possibilità di vittoria vengono date per ridotte.

Negli ultimi appelli al voto, prima che si aprissero i seggi, i tre candidati hanno ribadito i punti principali delle loro proposte. Ma in primo luogo tutti hanno ribadito la lealtà al progetto di +Europa, qualunque sia l’esito congressuale. Fusacchia immagina “un partito davvero nuovo” nelle sue modalità, che si strutturi a livello locale ma che porti anche al partito “paneuropeo”, perchè “dobbiamo inventare un nuovo campionato” dove giocare la partita politica rispetto a quello che si sta giocando negli ultimi 30 ani. E poi ha ribadito le sue priorità: “Salario minimo legale, sostegno alle imprese per la creazione di lavoro di qualità, investimenti in istruzione: i 6 miliardi di Quota 100 si dovrebero mettere tutti lì”. Della Vedova si proietta invece alle prossime Europee: “Oggi inizia la campagna per elezioni che saranno decisive: dobbiamo batterci porta a porta per spiegare le nostre idee e la nostra volontà di cambiare l’Italia per cambiare l’Europa. Solo un’Europa più coesa e più forte difenderà diritti, lavoro, ambiente e ci proteggerà dai dittatori come Maduro e come Putin”. L’ultimo a intervenire è Cappato, che pur riconoscendo “l’importanza di vincere” rilancia la sua idea movimentista di partito, focalizzato più su battaglie legate a temi spcifici, come nel caso di Dj Fabo e del fine vita o della possibilità di ricerca scientifica sugli embrioni. Tanto che “noi oggi abbiamo un’occasione, quella di scegliere se fare segretario o meno una persona sotto processo per due processi che cumulativamente vanno a 24 anni di carcere”, ha detto riferendosi ai procedimenti cui è sottoposto proprio per le sue battaglie su fine vita e ricerca scientifica. E poi ha rivendicato l’autonomia della sua candidatura che “non è sostenuta, ed è giusto che sia così, dai Radicali italiani. Leader storici dei radicali si sono tenuti fuori o hanno sostenuto Della Vedova: questa non è una conta tra soggetti politici”.