Roma, 15 gen. (askanews) – Sembra che le cene, anche quelle con molti invitati e non ristrette – come, invece, doveva essere quella, mancata, a casa di Carlo Calenda quattro mesi fa: invitati Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti – creino un certo scompiglio nel e intorno al Pd. Come andò a finire quella da Calenda si sa, ma stasera si tiene un’altra cena che vede protagonisti a Roma, per un evento benefico, anche alcuni esponenti di spicco tra i renziani e lo stesso ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ed è subito polemica.
I renziani – l’ex ministro Maria Elena Boschi e il deputato Francesco Bonifazi (ma è invitato anche l’imprenditore Marco Carrai) – hanno smentito ricostruzioni giornalistiche e assicurato che no, non ci sarà “nessun confronto con il vicepremier Salvini, tantomeno per parlare di possibili alleanze”. Stasera Boschi, Bonifazi e Carrai si siederanno a tavola, tra “numerose personalità del mondo della politica”, presenti in “modo trasversale”, all’iniziativa organizzata dall’Associazione “Fino a prova contraria”. Tema: giustizia e garantismo. Tutto il resto, rilanciano Boschi e Bonifazi, sono ipotesi “ridicole”.
Da parte sua Salvini non ha perso tempo e non appena la polemica è cominciata a montare ha confermato la sua presenza e colto la palla al balzo per ribadire che non gli interessano i “retroscena inesistenti e le inutili chiacchiere del Pd” ma che lui lavora “insieme al governo, a una riforma seria della giustizia, civile e penale, che a questo paese manca e che nessun governo prima di questo è mai riuscito a realizzare”.
Ma anche in casa Pd l’evento, sebbene di solidarietà, non è passato inosservato. Tanto che il candidato alla segreteria del partito Maurizio Martina ha precisato che, benchè l’iniziativa “non vada caricata di un significato particolare sul piano politico”, “noi siamo seccamente alternativi” alla Lega e a Matteo Salvini e anzi, “fosse per me gli presenterei una mozione di sfiducia al giorno”.
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