“Sulla manovra è mancato il confronto, serve una verifica” (Mattarella)

Nel messaggio di fine anno, il Capo dello Stato indica come affrontare i problemi del Paese

DIC 31, 2018 -

Roma, 31 dic. (askanews) – “E’ mancato il confronto”: è questo, sulla manovra economica del governo approvata ieri dal Parlamento, il principale richiamo alla politica arrivato dal capo dello Stato Sergio Mattarella nel suo messaggio di fine anno.

“Ieri sera ho promulgato la legge di bilancio nei termini utili a evitare l’esercizio provvisorio”, ha detto il Presidente della repubblica, rilevando come sia stata “approvata in via definitiva dal Parlamento soltanto da poche ore”.

Per il capo dello Stato “avere scongiurato la apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea per il mancato rispetto di norme liberamente sottoscritte è un elemento che rafforza la fiducia e conferisce stabilità”. Detto questo, ha continuato Mattarella, “la grande compressione dell’esame parlamentare e la mancanza di un opportuno confronto con i corpi sociali richiedono adesso un’attenta verifica dei contenuti del provvedimento. Mi auguro – vivamente – che il Parlamento, il Governo, i gruppi politici trovino il modo di discutere costruttivamente su quanto avvenuto; e assicurino per il futuro condizioni adeguate di esame e di confronto”.

In ogni caso, ha aggiunto, “la dimensione europea è quella in cui l’Italia ha scelto di investire e di giocare il proprio futuro; e al suo interno dobbiamo essere voce autorevole”.

Tra le altre note salienti del discorso di Mattarella, un appello a “competenza e impegno” per puntare a risolvere i problemi del Paese: “Esortare a una convivenza più serena non significa chiudere gli occhi davanti alle difficoltà che il nostro Paese ha di fronte. Sappiamo di avere risorse importanti; e vi sono numerosi motivi che ci inducono ad affrontare con fiducia l’anno che verrà. Per essere all’altezza del compito dobbiamo andare incontro ai problemi con parole di verità, senza nasconderci carenze, condizionamenti, errori, approssimazioni”.

Per il Presidente, “molte sono le questioni che dobbiamo risolvere. La mancanza di lavoro che si mantiene a livelli intollerabili. L’alto debito pubblico che penalizza lo Stato e i cittadini e pone una pesante ipoteca sul futuro dei giovani. La capacità competitiva del nostro sistema produttivo che si è ridotta, pur con risultati significativi di imprese e di settori avanzati. Le carenze e il deterioramento di infrastrutture. Le ferite del nostro territorio”.

Il capo dello Stato ha sostenuto che “dobbiamo aver fiducia in un cammino positivo. Ma non ci sono ricette miracolistiche. Soltanto il lavoro tenace, coerente, lungimirante produce risultati concreti. Un lavoro approfondito, che richiede competenza e che costa fatica e impegno”.

Fdv/Mau