Il ddl anticorruzione va in aula al Senato, 250 emendamenti

Pd pronto a chiedere voti segreti. Governo non esclude fiducia. Ok definitivo Camera entro Natale

DIC 11, 2018 -

Roma, 11 dic. (askanews) – Approderà domani alle 9,30 in aula al Senato il ddl anticorruzione. Governo e maggioranza puntano a un iter rapidissimo. L’unica modifica prevista al provvedimento caro ai 5 stelle, infatti, è stata già effettuata nel corso dell’esame in commissione Giustizia dove, con l’approvazione di un emendamento presentato dal capogruppo pentastellato a palazzo Madama Stefano Patuanelli, è stata soppressa la norma sul peculato approvata alla Camera con il voto segreto e il parere contrario di governo e maggioranza.

Corretto quello che M5s ha definito “un incidente di percorso”, il governo non esclude il ricorso alla questione di fiducia anche perché al testo sono stati presentati 250 emendamenti (il termine è scaduto venerdì scorso) tutti dell’opposizione. Il Pd ne ha presentati una decina, Fi molti di più, diversi anche sul tema spinoso del peculato che ha fatto andare sotto il governo alla Camera. Inoltre c’è l’intenzione da parte dei dem di chiedere il voto segreto su diversi punti.

Il testo è atteso alla Camera per la terza e ultima lettura già la prossima settimana e, secondo gli accordi presi tra il premier Giuseppe Conte e i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio all’indomani dell’incidente a Montecitorio, sarà legge entro Natale.