Salvini porta in piazza la Lega di governo: a Ue diremo “ci siamo”

L'8 dicembre anche M5s in corteo, a Torino, con i No Tav

DIC 7, 2018 -

Roma, 7 dic. (askanews) – Sui numeri si tiene basso, “mi aspetto 50mila persone”; di definizioni non ne lesina: una piazza “dei Sorrisi e del Ringraziamento”, una “bellissima giornata”, una “piazza del Popolo carica di entusiasmo, di giovani, di voglia di cambiare”, “non una manifestazione contro ma una manifestazione per, per il futuro dell’Italia”. Matteo Salvini si prepara così alla manifestazione convocata per l’8 dicembre a Roma, la prima da quando è al governo insieme al Movimento Cinque Stelle.

Appuntamento lanciato da settimane con una martellante campagna social, che in realtà nei contenuti stride con le concilianti parole degli ultimi giorni. Ovvero i volti di Laura Boldrini, Fabio Fazio, Roberto Saviano, dei cooperanti delle Ong, dei dirigenti del Pd – solo per citarne alcuni – e sotto la scritta “Lui non ci sarà”. Più in linea è il tweet fissato sulla timeline del leader leghista, “In piazza del Popolo, domani alle 11, saremo un mare di gente perbene, contro tutto e tutti, per dire: prima gli italiani”. Il più classico degli appuntamenti “di lotta e di governo”, con il partito che gode dei sondaggi più alti ed esprime vicepremier e diversi ministri, che però scende in piazza “contro tutto e tutti”.

Il bersaglio principale sarebbe dovuta essere Bruxelles, le istituzioni comunitarie, ma in osseguio alla nuova linea di trattativa con la Commissione, Salvini ha preferito virare su una sorta di “festa del Ringraziamento” in salsa sovranista, archiviando una volta di più la Lega ‘padana’: “Una risposta di popolo, di gioia, di entusiasmo, di coraggio, di compattezza. La risposta a Berlino, a Parigi, Pechino, Washington: ci siamo, abbiam voglia di correre, di sognare, di ricostruire un Paese che qualcuno prima di noi ha svenduto”, dice Salvini nell’ultimo appello social. “In rete sta già impazzando l’entusiasmo, alla faccia dei Saviano, dei Lerner, delle Pamele Anderson di tutto il mondo”, prosegue rilanciando la campagna contro chi critica le sue politiche.

Una piazza sicuramente “contro” sarà invece quella di Torino, convocata per dire No alla Tav. Anche in questo caso, tra gli animatori c’è un partito del governo: il MoVimento Cinque Stelle – da sempre contro la Torino-Lione – non manderà in piazza ministri, ma ci sarà il vicesindaco di Torino, con tanto di fascia tricolore. Due piazze diverse, per i due partiti insieme al governo, che proprio sulla Tav hanno uno dei tanti argomenti di divisione.