La rissa sugli inceneritori. M5s, la Lombardia non è un modello

Oggi sette ministri a Caserta nella terra dei fuochi

NOV 19, 2018 -

Roma, 19 nov. (askanews) – “Quella sui rifiuti è una situazione di forte affanno, non di emergenza. Occorre poi fare un distinguo tra il tema degli inceneritori e quello roghi…”. Lo spiega la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, in un’intervista al Corriere della Sera.

“Il tema dei roghi è prioritariamente un tema di ordine pubblico. Aggiungo che il tema dei roghi non riguarda soltanto il Sud, anzi: negli ultimi due anni ce ne sono stati oltre 300, diffusi in tutta Italia e proprio recentemente sono avvenuti anche in Lombardia. La questione dunque è nazionale e come tale il governo intende affrontarla”.

Secondo Lezzi “sui termovalorizzatori il contratto di governo M5S-Lega prevede una loro graduale chiusura. Se parliamo di modelli, quello della Lombardia, dove ci sono ben 13 inceneritori, non lo considero né virtuoso né di riferimento.

Puntiamo su riduzione dei rifiuti, differenziata, riciclo, impianti di nuovissima generazione per il recupero della plastica. E questo porta a nuove attività e posti di lavoro”.

“Se Di Maio pensa che i nostri impianti inquinano, allora devo dire che non accetteremo più i rifiuti del Sud. Chiederemo allo Stato di modificare la norma che ce lo impone”. Lo spiega in un’intervista alla “Stampa” il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sottolineando che i pentastellati “non usano la logica ma la pseudo ideologia, gli slogan e non il buonsenso. Di più: non si fidano nemmeno dei risultati scientifici. Lo slogan è raccolta differenziata, punto e basta. Oltre non vanno”.

“I 13 inceneritori della Lombardia non solo sono puliti ma anche assolutamente controllati – sottolinea il governatore leghista – subiscono una cosa come 30 milioni di controlli all’ anno da parte di Ispra. Come si fa a dire che non li si vuole al Sud dove il problema dello smaltimento rifiuti è endemico?”.

Il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio in una intervista al “Mattino” lancia l’idea di ridurre le tasse per chi ricicla. “Questo governo – sottolinea Di Maio – crede nella differenziata e questo è il momento storico per vincere la sfida e chi ricicla dovrà pagare meno Tarsu”. Di Maio parla alla vigilia dell’evento che si terrà oggi a Caserta, dove il premier Giuseppe Conte e sette ministri firmeranno il “Protocollo d’ intesa per un’ azione urgente nella Terra dei fuochi”.

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