Roma, 16 nov. (askanews) – “Vogliono sanzionarci, ma questo finirà per essere un danno più per la Ue che per noi. Come fanno a non capirlo? Sono dei pazzi se davvero aprono contro il nostro Paese la procedura d’infrazione. Insorgerebbero 60 milioni di italiani”. Lo afferma il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, in due colloqui con Messaggero e Stampa, a proposito della reazione delle istituzioni europee alla manovra economica italiana.
“Dovrebbero usare il buon senso, quello che hanno usato per la Francia e la Spagna che hanno violato la regola del 3 per cento del deficit sul Pil. Anche la Germania da anni è in surplus commerciale”, attacca Salvini. Insomma, in Ue “facciano quello che credono ma non devono farlo per un pregiudizio. Aspettino – aggiunge il vice premier – di vedere gli effetti che produrrà la manovra sull’economia, se funziona sulla crescita, io non ho nessuna moral suasion da fare. E’ giusto che la facciano Conte e Tria. Comunque noi la manovra non la cambiamo. Ci lascino lavorare e lo dico anch ad alcuni miei cari amici in Europa”.
“Conte ha chiesto a Juncker un incontro per la prossima settimana, in cui spiegherà la nostra manovra economica. Anche Tria si sta sforzando di convincere Bruxelles che non siamo dei dissennati. Noi ce la stiamo mettendo tutta per evitare le sanzioni. Loro dovranno usare la ragionevolezza e non il pregiudizio”, conclude Salvini, secondo cui “è preferibile, ma sempre di assurdo stiamo parlando e finché non le vedo non concedo, la procedura sul deficit piuttosto che quella sul debito. Da quella sul deficit è più facile rientrare”.