Vertice tra Salvini Di Maio e Conte sulla prescrizione

Alla fine l'incontro si tiene nonostante le tensioni

NOV 8, 2018 -

Roma, 8 nov. (askanews) – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i suoi vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono a Palazzo Chigi per il vertice convocato per sciogliere il nodo della prescrizione.

Presente alla riunione, secondo quanto si apprende, anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

Per primo è arrivato Di Maio, seguito da Salvini mentre il premier è giunto a Palazzo Chigi con qualche minuto di ritardo.

Ieri il leader leghista ha avuto contatti con l’altro vicepremier e ha parlato al telefono con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Un colloquio “cordiale”, è stato spiegato, ma “senza entrare nel merito”.

Del resto ieri per il leader leghista è stato il giorno della vittoria, da non sciupare (anche mediaticamente) con i problemi interni alla maggioranza. Al Senato Salvini ha incassato il via libera al dl sicurezza, provvedimento che tanto gli stava a cuore, nonostante cinque “dissidenti” pentastellati, già segnalati ai probiviri. “Sono felice. Mi ero impegnato ad approvare questo decreto che porta più sicurezza nelle nostre città, che mette un argine all’immigrazione fuori controllo e rispedisce a casa furbetti e delinquenti. Ci siamo. C’è un decreto sicurezza e immigrazione che sarà un passo in avanti”, ha commentato a caldo prima di buttarsi in un tour de force di interviste e apparizioni televisive, da ‘Pomeriggio cinque’ con Barbara d’Urso a “Otto e mezzo” su La7. Nell’aula del Senato la tensione nel governo è però apparsa evidente: i ministri leghisti erano schierati, Conte e Di Maio non si sono fatti vedere, Danilo Toninelli, titolare delle Infratrutture, si è seduto – raccontano – nei banchi del Movimento.

Dunque la prescrizione viene rimandata a oggi, anche se Di Maio twitta che lo stop è “una battaglia di civiltà” e lancia l’hashtag ##bastaimpuniti. “Sono certo che tra qualche ora si chiude l’intesa”, aveva detto Salvini di mattina. “Entro sera risolviamo tutti i problemi”, aveva ribadito qualche ora più tardi. Fino all’improvviso diniego. “Sono stanco morto”, è stata poi la parola finale, mentre a Palazzo Chigi lo stanno aspettando per la riunione in vista della Conferenza di Palermo sulla Libia. “La buona notizia – ha aggiunto – è che stasera (ieri ndr) sono libero. Al vertice sulla Libia mando i tecnici. Con di Maio ci vediamo domani (oggi ndr). Il mio obiettivo è arrivare a domani sera (stasera ndr) senza litigi. E guardarmi Betis-Milan, e portare a casa almeno un pareggio”.

Un tira e molla, quello che va avanti da martedì, che ha fatto perdere la pazienza a Conte, che ieri se l’è cavata con una battuta, che però non ha celato completamente una nota di irritazione. Ai cronisti che al termine del question time alla Camera gli chiedevano se ci sarebbe stato il vertice, il premier ha risposto ‘citando’ proprio le parole usate dal ministro dell’Interno il giorno prima. “Il vertice? Stasera (ieri sera ndr) c’è la Roma, c’è la Champions…”, ha detto sorridendo.

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