Ue boccia manovra ma governo insiste: “Avanti, 2.4% non si tocca”

Tre settimane per cambiarla. Conte: "Dialogo ma nostra strada è giusta"

OTT 23, 2018 -

Roma, 23 ott. (askanews) – Dialogo con la Commissione Ue, ma senza cambiare la manovra. E’ la linea (difficile da sostenere) del governo italiano, nel giorno in cui da Bruxelles arriva l’attesa bocciatura della legge di Bilancio varata dal governo.

La Commissione ha deciso di adottare un parere negativo sul provvedimento, chiedendo perciò all’Italia di ripresentare un progetto di bilancio rivisto entro tre settimane. Una decisione senza precedenti nella storia dell’Unione. “Il progetto di bilancio del governo italiano – ha detto il commissario europeo Pierre Moscovici – rappresenta una chiara e intenzionale deviazione dagli impegni assunti dall’Italia lo scorso luglio. Ma la nostra porta non si sta chiudendo: desideriamo continuare il nostro dialogo costruttivo con le autorità italiane”.

Un dialogo è quello che, a parole, vuol mantenere anche il governo italiano, il cui punto di partenza è però che il cuore della manovra non può essere modificato. “Non ci sorprende – ha commentato il premier Giuseppe Conte – la decisione della Commissione Ue. Per la prima volta abbiamo deciso di elaborare una manovra equilibrata e meditata, che abbandona la strada dell’austerity e abbraccia il percorso della crescita. Andiamo avanti, convinti che la nostra è la strada giusta: il rapporto deficit/Pil al 2,4% non si tocca”.

Dure le risposte dei due vicepremier. “È la prima manovra italiana che non piace alla Ue – scandisce Luigi Di Maio -. Non mi meraviglio: è la prima manovra italiana che viene scritta a Roma e non a Bruxelles! Con i danni che avevano fatto quelli di prima, non potevamo certo continuare con le loro politiche. Continueremo a raccontare alla Commissione Europea cosa vogliamo fare con rispetto. Ma altrettanto rispetto ci deve essere nei confronti del popolo italiano e del governo che oggi lo rappresenta. Continuiamo a lavorare a testa alta per il bene dei cittadinI”. Da parte sua, Matteo Salvini, da Bucarest, assicura che “non abbiamo intenzione di uscire né dall’euro né dall’Unione Europea”. Però, aggiunge, “l’unico organismo che potrà migliorare la manovra economica italiana è il Parlamento italiano. E’ una manovra che punta sul lavoro sulla crescita sul diritto alla pensione, sul diritto alla salute e non toglieremo un solo centesimo di euro dalle tasche degli italiani. Quindi ascoltiamo tutti ma non torniamo indietro”.

Dopo la decisione dell’Unione europea, le opposizioni vanno all’attacco del governo. “La manovra – accusa il segretario del Pd Maurizio Martina – è ingiusta e pericolosa per gli italiani. Va cambiata per i cittadini, prima che per Bruxelles. Non c’è nulla per il lavoro, le famiglie e le imprese ed è un gigantesco macigno sul futuro del paese, che pagheranno le giovani generazioni”. Leu, tramite il capogruppo alla Camera Federico Fornaro, chiede che Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria riferiscano in Parlamento e Forza Italia, con il responsabile politica economica Renato Brunetta, chiede all’esecutivo di tornare sui propri passi: “Manovra bocciata, DpB tutto da riscrivere in sole 3 settimane. Non c’è tempo da perdere. Il Governo faccia in fretta perché i mercati non aspettano”, scrive su Twitter.

Nei prossimi giorni i colloqui con l’Unione proseguiranno e si intensificheranno. Conte ha già annunciato che vedrà il presidente della Commissione Jean-Clau Juncker e di essere pronto a spiegare la manovra a tutti i leader Ue. Dai quali però, al momento, sembra aver trovato ben poche sponde.