Zingaretti: 1% Pil ad asili e scuole. Meno tasse per famiglie

Il manifesto del governatore per un'economia giusta

OTT 21, 2018 -

Roma, 21 ott. (askanews) – “Dobbiamo ripartire e, con la passione e il coraggio, riorganizzarci per rifondare il legame identitario con il nostro elettorato partendo da un pensiero nuovo. Un pensiero che nasce da un concetto semplice: “Ora prima le persone” e intorno alle persone costruiamo un nuovo modello di società. È questa la nostra sfida per il futuro. L’Italia ha bisogno di più crescita, ma soprattutto di una straordinaria iniezione di giustizia. L’economia giusta: una nuova piattaforma che sappia coniugare la crescita con l’equità in un nuovo modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale e la qualità della vita delle persone”. In un intervento su “Repubblica”, Nicola Zingaretti (Pd), presenta il suo manifesto per un’economia giusta.

“Per farlo dobbiamo ricostruire il tessuto produttivo e sociale del Paese, operare nei luoghi del disagio, investire nel capitale umano, nella cultura, nelle reti materiali e immateriali, negli asili, nella scuola e nelle università, negli spazi comuni e nei servizi alle persone, nelle politiche per le imprese per favorire l’aumento del loro tasso di innovazione, di digitalizzazione e di crescita dimensionale delle imprese stesse e per la creazione di nuovo lavoro, puntando ad aumentare in particolare il tasso di occupazione femminile attraverso politiche di genere in tutti i settori produttivi” scrive ancora Zingaretti.

“Penso a due grandi fronti di azione per l’equità sociale. Il primo: le politiche redistributive. Dobbiamo alleggerire il carico fiscale sui redditi medio-bassi e sulle famiglie con figli minori a carico, che hanno un tasso di povertà nettamente più alto della media. È esattamente l’opposto della flat tax scritta nel Contratto di governo, che regalerebbe metà del taglio delle tasse (25 miliardi su 50) al 10% più ricco dei contribuenti”. Il secondo, sottolinea Zingaretti, “le politiche ‘predistributive’, necessarie per fare ripartire l’ascensore sociale. Penso ad un grande investimento sulle nuove generazioni, nell’ordine di un punto di Pil: dagli asili nido fino alla lotta alla dispersione scolastica dall’estensione della gratuità dei libri di testo a una più generale nuova politica per il diritto alla conoscenza. Una dote per i giovani attivabile al compimento dei 18 anni per finanziare un progetto formativo o imprenditoriale. Penso al lavoro, cambiando le cose che non hanno funzionato del Jobs act e attuandone le parti più innovative legate alle politiche attive, e alla previdenza, rendendo flessibile l’età di pensionamento in modo più equo e sostenibile rispetto a quanto propone il governo. La sanità – garantendo effettivamente i Livelli Essenziali di Assistenza in tutto il territorio nazionale – e la casa, occupandoci dei 4 milioni di famiglie che vivono in affitto, spesso in condizioni di grave disagio abitativo”. Secondo Zingaretti “il Pd va rigenerato dalle fondamenta – conclude l’esponente dem – dobbiamo cambiare radicalmente la nostra piattaforma politica e il modo di essere comunità politica, la nostra classe dirigente a livello nazionale così come nei territori”.