“Di Maio era presente, forse lo staff era distratto…” (Siri sul testo manipolato)

Il sottosegretario al Corsera

OTT 19, 2018 -

Roma, 19 ott. (askanews) – Il testo del decreto fiscale è frutto di una concertazione alla quale era presente anche Luigi Di Maio, lo staff del ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico “forse era distratto perchè un testo non si scrive da solo”. In un’intervista al Corriere della Sera, Armando Siri – sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ideologo della Lega – invita gli alleati del Movimento Cinque Stelle a fidarsi di più. “Non c’è nessun maxi condono per gli evasori e comunque tutto è discutibile”, precisa nell’intervista, “Ricordo però che il testo del decreto è frutto di una concertazione, avvenuta nel corso di una riunione a Palazzo Chigi”.

Di Maio era “certamente” presente, aggiunge, e “le cose erano lì. Io ho chiesto più volte che venisse messo all’ordine del giorno il provvedimento per le persone in difficoltà economica, in regola con la dichiarazione. Ma quello che interessa alla Lega purtroppo nel testo non c’è”. Siri prosegue: “Visto che i 5stelle hanno insistito tanto perché ci fosse il contratto di governo, vorrei che fosse rispettato. C’è scritto che avremmo chiuso a saldo e stralcio, grazie alla pace fiscale, la posizione di tutti quei milioni di contribuenti che si trovano in conclamate difficoltà economiche. L’ho ripetuto almeno mille volte, ma evidentemente da un orecchio entra e dall’altro esce». Ma sarà crisi di governo? “Noi”, assicura, “cerchiamo di lavorare fino in fondo per realizzare gli impegni presi con i nostri elettori, nella cornice del contratto di governo. E ci aspettiamo che ci sia la giusta razionalità che si richiede in casi di turbolenza”.

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