La risposta di Di Maio alla lettera Ue sulla manovra

Parla il vicepremier

OTT 18, 2018 -

Roma, 18 ott. (askanews) – La lettera dell’Ue non sorprende il governo, “ce l’aspettavamo”, il governo è disposto a “dialogare”, ma “non accettiamo ultimatum” e sarebbe bene che lettere analoghe venissero inviate anche agli altri Paesi con un rapporto deficit-pil superiore a quello dell’Italia. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio parlando a ‘W l’Italia su Rete4.

“Un paese come l’Italia – ha aggiunto – non può accettare ultimatum, non lo considero ultimatum perché vogliamo dialogare con la commissione Ue. Ma se dovesse essere un ultimatum come i duelli nel west, mezzogiorno di fuoco, allora sarebbe inaccettabile”. Il governo, ha precisato, sta mantenendo ciò che ha promesso in campagna elettorale: “Siamo stati votati con un programma. Sono cose su cui non arretriamo”.

Per Di Maio, i commissari Ue Moscovici e Dombrovskis “sono anche loro in campagna elettorale”. Ha spiegato il vice-premier: “La lettera ce l’aspettavamo, dialogheremo con loro. Però credo che queste persone si siano un po’ allontanate dalla realtà. Noi eravamo già al 2% di deficit e siamo andati al 2,4%, la Francia è al 2,8%, la Spagna è più avanti. Aspettiamo anche le lettere agli altri Paesi”.

Ha aggiunto Di Maio: “Questi due commissari, che hanno tutto i diritto di mandarci una lettera, sono in campagna elettorale anche loro. Non dobbiamo pensare che sono tecnici schiacciati dai problemi. Ci accusano sempre di essere in campagna elettorale come M5s, ci sono le europee e vogliono utilizzare gli attacchi all’Italia per fare voti”.

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