Zingaretti apre corsa, anche Martina e Richetti a Piazza Grande

Alla kermesse del Governatore attesaper la benedizione di Gentiloni. Con riflettori su Minniti

OTT 13, 2018 -

Roma, 13 ott. (askanews) – Oltre 3.200 adesioni da tutta Italia, 600 tra sindaci e amministratori locali. Sono i numeri di “Piazza Grande”: la due giorni romana alla Ex Dogana voluta dal presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, in corsa per la segreteria del Pd. Fin da questa mattina presto la sede scelta dal Governatore dem laziale si sta animandoá per i lavori che prendo il via con Paola De Micheli, deputata del Pd ed ex commissaria straordinaria per la ricostruzione del terremoto in Centro Italia, ad aprire i lavori .á”Piazza grande” è l’inizio della ricostruzione di un punto di vista nuovo sul futuro, è un appello a chi vuole combattere per cambiare, serve una forza nuova e che la forza sia con noi perché è evidente che ci serve” aveva detto nei giorni scorsi il governatore.

Dopo l’intervento di De Micheli ci sarà l’incontro con gli amministratori locali e quindi prenderò la parola per la prima volta il governatore Zingaretti. Prevista in mattinata anche la presenza del segretario del Pd, Maurizio Martina. Nel pomeriggio ad animare gli spazi della Ex Dogana saranno gli incontri tematici su dieci tavoli tecnici e a fine giornata la lezione di Nando Dalla Chiesa sul tema della legalità.

Domenicxa mattina, quando anche il terzo candidato finora ufficiale alle primarie dem Matteo Richetti si farà vedere, a Piazza Grande è in programma l’assemblea plenaria che si aprirà con il ricordo di Martin Luther King, alla presenza della figlia Bernice. Mentre i lavori si chiuderanno in tarda mattinata con l’intervento di Paolo Gentiloni, da cui si attende una benedizione per la corsa di Zingaretti. E quindi e, in conclusione, il “discorso di investitura” del Governatore del Lazio. Convitato di pietra alla kermesse, infine, è l’ex ministro degli Interni dem Marco Minniti a cui un gruppo di Sindaci e diversi dirigenti molto vicini a Matteo Renzi hanno chiesto di sciogliere a ore la riserva e scendere in campo come quinto candidato alle primarie dem del prossimo anno.

Mentre il quarto, il parlamentare pugliese Francesco Boccia sostenuto dal conterraneo Governatore Michele Emiliano, attacca gli altri: “al Pd serve discontinuità, non rimuovere la disastrosa sconfitta. Alcuni candidati non sembrano avere memoria delle loro responsabilità: il Pd deve innanzitutto scusarsi con i suoi elettori”.