Zingaretti: a “Piazza grande” stiamo costruendo il nuovo

"Basta litigare, ora al lavoro insieme"

OTT 13, 2018 -

Roma, 13 ott. (askanews) – “La bella notizia è che domani l’assemblea finale la dovremo tenere fuori, in piazza perché ci sarà il triplo delle persone che avevamo immaginato”. Così il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, in corsa per la segreteria del Pd chiudendo poco fa a “Piazza Grande” l’incontro con i sindaci e gli amministratori locali provenienti da tutta Italia.

“La prima cosa importante di “Piazza grande” è che questo è un luogo che fino a questa mattina non esisteva ed è un luogo nel quale si incontrano storie e pensieri differenti non per litigare ma per costruire qualcosa di nuovo. Per troppo tempo, e questo è stato un fatto grave, le differenze – ha detto Zingaretti – hanno significato divisioni e rotture e ci ritroviamo la peggiore destra europea al governo dell’Italia. Per troppo tempo ci si è illusi che per non disturbare qualcuno era meglio ritrovarsi tra eguali, si sono prodotte politiche forse e anche c’è stata una selezione della classe politica nella quale si sono scelti non i migliori ma i più fedeli e questo lo abbiamo pagato tutti noi.

Dunque, abbiamo voluto avviare – ha rilevato – un percorso, e mi permetto di dire: senza confini e aperto a tutti, ben oltre i confini di un partito politico che si deve rigenerare”.

Per Zingaretti “dobbiamo passare da una fase storica per cui due idee diverse diventano due gruppi che si contrappongono a una fase nella quale 100 idee diverse diventano una politica per il futuro. E per fare questo, noi dobbiamo rigenerare una cultura politica che abbia come cuore e come anima l’apertura, l’inclusione, lo spirito di servizio che deve avere la politica e l’umiltà che inizia dall’ascolto di chi ha bisogno di noi, di chi ha bisogno della buona politica”.

Questo luogo, secondo Zingaretti va ricostruito e dentro Piazza Grande, che non si chiude “in queste due giornate romane, noi dovremmo riproporre in tutta Italia questo spirito, dal nord al centro al sud chiamando, come stiamo facendo, persone che non si sono mai conosciute o che non si parlano più da tanto tempo, coloro che nelle professioni, nella scienza, nell’arte, nella cultura, nel manifatturiero, sul proprio banco di università, chi sente che qualcosa non va ma da solo non riesce a ribellarsi e ad essere utile al cambiamento. Il processo di rigenerazione della politica è questo: prendere atto che bisogna cambiare”, ha ribadito Zingaretti.

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