Conte rientra dall’Africa e blinda la manovra in Parlamento

"No a modifiche sostanziali. Per Alitalia Newco con Ferrovie"

OTT 12, 2018 -

Addis Abeba, 12 ott. (askanews) – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha lasciato l’Africa, dopo la visita di due giorni in Etiopia ed Eritrea, per far ritorno a Roma, dove lo attende il lavoro da fare sulla manovra economica, che ha avuto anche la “bocciatura” del Fondo monetario internazionale. Prima di partire, Conte ha voluto “blindare” il provvedimento del governo, che la settimana prossima sarà approvato in Consiglio dei ministri, per poi cominciare il suo iter in Parlamento. E proprio nel passaggio a Camera e Senato, il premier vuole evitare sorprese, con modifiche che stravolgano o comunque cambino pesantemente il testo.

“E’ chiaro – ha spiegato Conte, parlando con i giornalisti a margine di una visita allo stabilimento Amce-Iveco di Addis Abeba – che la manovra l’abbiamo elaborata, meditata, studiata in tanti mesi, incontri, settimane di lavoro. E’ chiaro che potremo valutare qualche intervento, ma la manovra è stata costruita in termini integrali, quindi pensare di poter modificare qualcosa di significativo lo escluderei. Valuteremo se verranno suggerimenti, ma è stata costruita in modo articolato e ben meditata, è assolutamente escluso che in questo momento ci sia la necessità di intervenire”. La settimana prossima il premier dovrà poi spiegare il provvedimento ai leader europei e alle istituzioni Ue, cercando di convincerli del progetto del governo. “Se si guarda solo il dato finale, 2,4%, i conti non tornano ma se si guarda dentro la manovra in realtà i conti tornano completamente”, si era detto certo ieri.

Ma sul tavolo, la prossima settimana, ci sarà anche la “grana” Alitalia. Il governo, come hanno spiegato sia Conte che il vicepremier Luigi Di Maio, intende creare una Newco per integrare la compagnia di bandiera con le Ferrovie. “Il dossier – ha ricordato – è nelle mani del ministro Di Maio – ci siamo aggiornati, dobbiamo assolutamente offrire una soluzione e dobbiamo fare sistema: il trasporto aereo non può essere staccato da quello ferroviario. Abbiamo allo studio una Newsco, confidiamo di realizzarla a breve”.

Dopo la visita alla Amce (Joint venture tra l’italiana Iveco al 70% e lo Stato etiope al 30), Conte è arrivato ad Asmara per incontrare il presidente Isaias Afewerki, leader contestato per il duro regime imposto al Paese e per le violazioni dei diritti umani. Per il presidente del Consiglio, però, “è importante che anche il mondo occidentale costruisca un rapporto con il presidente eritreo”, per “favorire e assecondare il processo di pace”, da cui può “iniziare anche internamente un processo di stabilizzazione e di apertura alla società civile e quindi anche un processo virtuoso che possa salvaguardare i diritti delle persone”. Tra l’altro la pace tra Etiopia ed Eritrea e la distensione nella regione del Corno d’Africa potrebbero portare benefici anche sul fronte dei flussi migratori. “La sottoscrizione degli accordi di pace e cooperazione – ha detto il premier – creano le premesse per recuperare risorse sin qui dedicate alla difesa e alla sicurezza e destinarle allo sviluppo sociale ed economico del Paese. La pacificazione e lo sviluppo dell’intera regione del Corno d’Africa assicurerà condizioni di vita migliori alle popolazioni locali e contribuirà a stabilizzare anche il quadro dei rapporti internazionali, stabilizzando anche i flussi migratori”.