Mattarella: io Garante unità territoriale e sociale Italia

Le mie difficoltà di oggi mi fanno ricordare tragedia Terrorismo anni '70

OTT 11, 2018 -

Roma, 11 ott. (askanews) – “Ogni Presidente della Repubblica che si succede in questo ruolo incontra problemi e difficoltà, incontra condizioni diverse. Io penso sempre a quelle maggiori che vi sono state in periodi precedenti”. E “quando penso alle difficoltà che vi sono in questo periodo, penso gli anni ’70. Voi non eravate nati, ragazzi, ma io ero già tra i trenta e i quaranta anni. Era il decennio del terrorismo, degli attentati, delle bombe; venivano assassinate moltissime persone, spesso tra le migliori della Repubblica. Quelle erano condizioni tragiche, di difficoltà. Bisogna sempre avere la conoscenza e il ricordo della storia per valutare le condizioni in cui si opera”. Lo ha sottolineato, fra l’altro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando al Quirinale studenti delle scuole superiori che gli hanno chiesto “quanto sia difficile il suo lavoro” oggi.

“Questa – ha evidenziato Mattarella- è una cosa che si riallaccia in fondo alla forza della nostra Costituzione: essere garante della Costituzione, o perlomeno essere Presidente della Repubblica garante che rappresenta l’unità nazionale, che non è soltanto quella del territorio ma anche quella della società, quella delle istituzioni, quella della vita in comune. La nostra Costituzione, per fortuna, è riuscita a superare momenti difficili, riesce sempre a superare momenti difficili, anche perché ha anche alcuni elementi che la difendono. E’ una Costituzione, come si dice, “rigida” nel senso che non può essere cambiata da una legge normale, occorre una procedura particolarmente impegnativa per cambiarla. Questo le garantisce stabilità e autorevolezza”.

“E’ una Costituzione – ha rimarcato ancora il capo dello Stato- che i nostri Costituenti scrissero con molta capacità dotando le norme che vi sono scritte di una elasticità che riesce a disciplinare situazioni nuove, non prevedibili nel 1948. Il mondo cambia, cambia la vita sociale, cambia la vita economica, cambia costantemente il mondo. Quelle norme furono scritte in maniera tale da avere la capacità di abbracciare e regolare anche condizioni allora non prevedibili. E’ una Costituzione che ha creato una condizione di equilibri”.

Presente il il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, all’incontro al Quirinale con il capo dello Stato hanno partecipato l’ ITIS Galileo Galilei (Arezzo); l’Istituto Tecnico “Antonio Bernocchi” (Legnano – MI); il Liceo Classico Galileo Galilei (Firenze); l’ITIS “Biagio Pascal” (Roma); l’Istituto di istruzione secondaria “Giuseppe Ferro” (Alcamo – TP); il Liceo Statale “Enrico Fermi” (Canosa di Puglia – BT); l’Istituto Secondario Superiore “Filippo Re Capriata” (Licata – AG).