Cattaneo (Reg. Lombardia): su mobilità sostenibile governo tace

"Nessuna risposta su richieste d'incentivi e su rapporto con Ue"

OTT 3, 2018 -

Milano, 3 ott. (askanews) – Sulla richiesta d’incentivi per favorire la mobilità sostenibile in Lombardia il governo fa orecchie da mercante e questo ritardo potrebbe tradursi in 400 milioni di euro di sanzioni da parte dell’Europa. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, intervenendo alla presentazione della World Energy Week che si svolgerà a Milano dall’8 all’11 ottobre 2018.

“Cosa ci ha risposto il governo? Che avrebbe dovuto parlare con il Ministero dell’Economia – ha detto Cattaneo – e poi ci ha detto che ci avrebbe incontrato nel mese di settembre, siamo al 3 di ottobre e l’incontro non c’è ancora stato. Proprio ieri abbiamo firmato una nuova lettera congiunta, io e i miei colleghi del veneto e del Piemonte per sollecitare una risposta del governo sia sulla richiesta di incentivi sia sui rapporti con l’Europa, perché dobbiamo anche stare attenti perché da una lato noi chiediamo incentivi al governo ma se il governo non si attiva per tempo, questi soldi che non ci dà li dovrà spendere per pagare le sanzioni che ci imporrà l’Unione europea”.

“Se bisogna pagare 400 milioni di euro di sanzioni, questo è l’ordine di grandezza di cui si parla – ha continuato Cattaneo – forse è meglio usarli prima per consentire interventi che manifestino con evidenza e concretezza la volontà di andare in una direzione diversa e che permettano anche ai cittadini di assumere comportamenti virtuosi”.

Dopo il blocco alla circolazione dei veicoli Diesel Euro3 – ha concluso l’assessore – “riceviamo mail e lettere di persone che dicono: ‘abbiamo un’unica macchina da 15 anni, è in buono stato e non possiamo permetterci di comprarne una nuova, cerco di usare i mezzi pubblici ma quella volta che devo andare dal medico o accompagnare i figli adesso non posso più usarla, voi cosa fate per aiutarmi ad avere un comportamento più virtuoso’? Noi non possiamo rimanere senza risposte, non possiamo costruire una strategia fatta solo di divieti il cui prezzo è tutto sulle spalle dei cittadini. Se la volontà politica, come dichiarato nel contratto di governo, è di favorire la transizione energetica e le politiche per la sostenibilità ambientale, poi ci vogliono fatti conseguenti che al momento non abbiamo ancora visto”.