Lavoro, Ungaro (Pd): Stages, combattere abusi e fare formazione

Presentata proposta di legge che riordina tirocini curricolari

SET 27, 2018 -

Roma, 27 set. (askanews) – “In Italia nel 2017 sono stati attivati quasi 368.000 tirocini extracurriculari, il doppio dei 185.000 del 2012. Molti fanno capo al programma ‘Ue Garanzia giovani’, varato con l’obiettivo di inserire i giovani che non lavorano e non studiano, ma che in molti casi finisce per finanziare situazioni di sfruttamento, senza sbocchi né prospettive di lavoro. Contro il lavoro senza diritti e mal pagato interviene la proposta di legge che ho presentato alla Camera dei Deputati e che raccoglie anche le istanze presentate dalla testata online Repubblica degli Stagisti”. Lo afferma Massimo Ungaro, deputato del Pd eletto nella circoscrizione Europa e membro della VI Commissione Finanze, presentando oggi a Montecitorio – assieme alla collega Chiara Gribaudo – la proposta di legge AC 1063 “Istituzione e disciplina del tirocinio curricolare per l’orientamento e la formazione degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e delle università” di cui è primo firmatario.

“Secondo le norme presentate – continua Ungaro – il tirocinio curricolare non potrà durare più di tre mesi ovvero per non più di 480 ore, quando ha per oggetto l’esperienza di mansioni prevalentemente manuali o meramente esecutive; non durerà invece più di sei mesi, ovvero non più di 960 ore quando ha per oggetto l’esperienza di mansioni di concetto. Il tirocinio è rinnovabile o prorogabile soltanto nel rispetto di questi limiti di durata complessiva. Per tale esperienza può non essere corrisposta indennità solo quando la durata del tirocinio sia uguale o inferiore a due mesi (300 ore). In tutti gli altri casi al tirocinante è corrisposta un’indennità obbligatoria per la partecipazione al tirocinio di importo lordo mensile minimo di 350 euro; l’importo viene adeguato ogni tre anni secondo parametri Istat. Questi i punti salienti della mia proposta che guarda alla mia stessa generazione che deve essere messa in condizione di formarsi ed entrare nel mondo del lavoro senza abusi e sfruttamento. Questa la condizione essenziale per il futuro dell’Italia”.