Conte affronta le tensioni: dall’audio di Casalino ad una manovra coraggiosa

Il premier ribadisce la fiducia nel ministro Tria

SET 23, 2018 -

Roma, 23 set. (askanews) – Dopo tre giorni in Puglia, lontano da Roma ma non dalle polemiche, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si appresta a vivere una delle settimane più intense e difficili da quando è arrivato a Palazzo Chigi. E certo non giovano alla serenità dei rapporti nel governo le polemiche sul suo portavoce Rocco Casalino e sulla registrazione audio in cui attacca alcuni dirigenti del Mef.

Lunedì mattina, alle 10, in Consiglio dei ministri arrivano i provvedimenti voluti da Matteo Salvini su sicurezza e immigrazione. Inizialmente studiati come due distinti decreti, dovrebbero diventare uno solo. Fino all’ultimo i tecnici sono al lavoro per apportare “limature” al testo, per venire incontro alle richieste del Movimento 5 stelle ma soprattutto ai rilievi che sono stati fatti dal Quirinale. Salvini, però, su alcuni punti contestati non sembra voler mollare. Alla fine, comunque, il dl passerà e l’attenzione del governo si sposterà verso la manovra. Entro il 27 deve essere presentata la nota di aggiornamento al Def, la base su cui costruire la legge di Bilancio. E questo è il tema su cui c’è maggior tensione nel governo, come certificato appunto dall’audio di Casalino. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria e i tecnici del Mef, al centro di pressioni ormai da giorni, devono far quadrare i conti. Operazione non facile. La coperta è corta, i vincoli europei stringenti e le richieste sono molte: la Lega vuole riforma fiscale (con una prima impostazione della flat tax) e la quota 100 delle pensioni, il Movimento 5 stelle non vuol abbandonare il reddito di cittadinanza, che ha però un costo stimato intorno ai 10 miliardi. Già nella seduta di domani ci potrebbe essere un “chiarimento” tra gli alleati, dopo le polemiche delle ultime ore.

In questo clima di fibrillazione, Conte ha il ruolo complicato di mediatore. “Stiamo lavorando a passaggi molto significativi dell’esperienza di governo, stiamo lavorando tutti con estrema dedizione e concentrazione” sulla manovra economica, ha detto domenica a San Giovanni Rotondo, ribadendo la sua fiducia in Tria. “Certo – ha assicurato – ho la massima fiducia, io ho fiducia in tutti i ministri, non solo nei ministri ma a tutti i livelli. Ho letto di qualche polemica ma lasciano il tempo che trovano. Le strutture amministrative e burocratiche sono al servizio delle iniziative che facciamo – ha spiegato Conte -, spetta a noi dare l’indirizzo, sollecitare le risposte tecniche che sono funzionali” al programma di governo. La legge di Bilancio, ha concluso, sarà “ben confezionata e che risponda alle esigenze dei cittadini. La manovra non deve essere miracolosa, ma utile al Paese, coraggiosa, seria, razionale”.

In mezzo a questa settimana di fuoco (condita anche dalla ‘grana’ delle Olimpiadi) Conte farà anche una visita “lampo” a New York, dove il premier arriverà nella mattinata del 25 per intervenire il 26 all’assemblea generale dell’Onu, ripartendo subito dopo per Roma. L’idea iniziale era di organizzare una missione più lunga e densa di impegni nella Grande Mela, ma la situazione italiana ha consigliato di accorciare i tempi.

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