Salvini testimonial a Praga del Partito anti-islamico

Migliaia di manifesti nella capitale ceca con la foto del leader leghista

SET 8, 2018 -

Praga, 8 set. (askanews) – Matteo Salvini testimonial in questi giorni in Repubblica ceca della campagna elettorale per il comune di Praga del partito anti islamico e xenofobo Spd (Libertà e democrazia diretta), guidato dal leader ceco-giapponese Tomio Okamura.

Migliaia di manifesti, con l’immagine del vicepremier e ministro dell’Interno italiano, capo della Lega nord, sono affissi nella capitala ceca, in modo particolare nei vagoni della metropolitana. Lo slogan è: “Italiani, austriaci, ungheresi e polacchi ce l’hanno già fatta. Diamo una chance anche a Praga”. Il riferimento è agli stati europei dove le forze sovraniste hanno già raggiunto responsabilità di governo. Sul manifesto si legge inoltre: “Matteo Salvini è la dimostrazione che laddove governano i nostri partiti partner è ora iniziata, dopo il caos, una fase di ordine, giustizia, democrazia e prosperità.” Oltre all’immagine di Salvini nei manifesti compare anche la foto di Heinz-Christian Strache, vicecancelliere austriaco e capo a Vienna dello schieramento di destra della Fpo (Partito della libertà austriaco).

La Spd di Okamura, che alle scorse elezioni politiche dello scorso anno ha raccolto uno storico 10,6 per cento, è ora impegnata nella campagna in vista del voto del 5 e 6 ottobre, quando in Repubblica ceca si andrà alle urne per le comunali e il rinnovo di un terzo del Senato. In palio, infatti, anche la ambitissima poltrona di sindaco Praga.

Proprio ieri nella capitale ceca – particolare che non mancherà di caratterizzare la campagna elettorale del partito di Okamura – è iniziato il processo d’appello nei confronti dell’ormai ex segretario generale della Spd, Jaroslav Stanik, condannato lo scorso giugno a un anno con la condizionale per aver dichiarato: “Gli ebrei, gli omosessuali e gli zingari dovrebbero essere mandati tutti nelle camere a gas”. Parole pronunciate alla fine dello scorso anno da Stanik mentre si trovava nel ristorante della Camera dei deputati, in presenza di una serie di parlamentari, che hanno poi segnalato la cosa all’autorità giudiziaria, testimoniando contro di lui nel processo di primo grado.

Gus/Orm/Int9