“Una nuova moneta che affianchi l’euro a Napoli” (così il sindaco De Magistris)

"Autonomia della città" contro il governo

SET 3, 2018 -

Napoli, 3 set. (askanews) – “È venuto il momento di accelerare, in modo forte e radicale, sull’autonomia della Città di Napoli” pensando, tra l’altro, a una “moneta aggiuntiva all’euro”. A parlare è il sindaco partenopeo, Luigi de Magistris, affidando il suo pensiero a un lungo post su Facebook nel quale, più volte, critica le politiche antimeridionali del governo e della Lega di Salvini.

“Crediamo che il riscatto del Sud non passa dalla questione meridionale lasciata ai potentati che governano a Roma, ma dall’autodeterminazione dei popoli del Sud che, attraverso il senso di appartenenza alla loro Terra, devono lottare per emanciparsi nella conquista dei diritti”, ha aggiunto de Magistris. “Di fronte ad un Governo ad evidente trazione anti-meridionale, di fronte al rafforzamento dell’asse lombardo-veneto per l’attuazione del referendum autonomista – ha proseguito – noi dobbiamo lanciare una sfida storica, mai pensata ed attuata sinora”.

“La Lega ed i suoi accoliti agiscono con odio verso i Sud, con azioni discriminatorie, con pratiche all’insegna della disuguaglianza. Noi – ha argomentato de Magistris – non dobbiamo pagarli con la loro stessa putrida moneta. Ma dobbiamo lavorare alacremente per rafforzare la coesione nel nostro Paese, valorizzando autonomie e differenze. Italia unita nelle sue differenze. Sfidiamo il ministro Salvini e l’intero Governo sul tema dell’autonomia. Siamo stanchi di ingiustizie e sopraffazioni. Autonomia del Sud non contro il Nord, ma per costruire un Paese in cui cessino finalmente le discriminazioni”.

Il sindaco de Magistris ha annunciato che, nelle prossime settimane, “per dimostrare che continuiamo a fare sul serio e che non si tratta di mera propaganda meridionalista, approveremo tre delibere”. La prima: Napoli Città Autonoma, “un manifesto politico concreto sull’autonomia della Città”; la seconda: cancellazione dal bilancio comunale del “debito ingiusto” ossia il debito “contratto dallo Stato, in particolare nelle gestioni commissariali post-terremoto ed emergenza rifiuti”; la terza: realizzazione “di una moneta aggiuntiva all’euro per dare forza a Partenope”.

“Vediamo se – ha proseguito il sindaco – anche questo governo ci ostacolerà. Il momento giusto è adesso. E vediamo se il separatista che urlava prima il Nord e contro Napoli e i napoletani oggi ostacolerà questo progetto di autonomia dal suo scranno di ministro dell’Interno”, ha concluso.

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