Carta d’indentità, Salvini: si torna a madre e padre, via genitori 1 e 2

Il ministro dell'Interno: sono contrario al riconoscimento dei figli di coppie gay

AGO 10, 2018 -

Roma, 10 ago. (askanews) – “Ci stiamo lavorando, ho chiesto un parere all’avvocatura di Stato, ho dato indicazione ai prefetti di ricorrere”. Così in un’intervista alla Nuova bussola quotidana il ministro dell’Interno Matteo Salvini sul riconoscimento dei figli di coppie gay. “La mia posizione è fermamente contraria.

Per fare un esempio: la settimana scorsa mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno, sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’. Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione ‘madre’ e ‘padre’. E’ una piccola cosa, un piccolo segnale, però è certo che farò tutto quello che è possibile al ministro dell’Interno e che comunque è previsto dalla Costituzione. Utero in affitto e orrori simili assolutamente no”.

Anche certe ambiguità della legge sulle unioni civili generano sviluppi, ad esempio nel senso delle adozioni per le coppie gay. “E’ vero, ma difenderemo la famiglia naturale fondata sull’unione tra un uomo e una donna. Eserciterò tutto il potere possibile”.

Quanto al’iniziativa del Consiglio regionale della Lombardia che impegna la Regione a distribuire gratuitamente contraccettivi nei consultori, che è stata sostenuta dalla Lega e sconcerta la redazione della Nuova bussola quotidiana, “ho avuto qualche perplessità anch’io”, dice Salvini. “Mi hanno giustificato la decisione con la necessità della tutela della salute, perché purtroppo tanti giovani sono tornati a sottovalutare il rischio delle malattie sessualmente trasmissibili, per cui in età molto giovane fanno sesso non protetto”, ma “si deve soprattutto cercare di educare”.

Ska/Int9