Fontana: “Non si possono riconoscere i figli delle coppie gay”

Ma "non sono questioni di mia strettissima competenza"

LUG 26, 2018 -

Roma, 26 lug. (askanews) – “Rilevo, ancorché non siano questioni di mia strettissima competenza, come l’attuale assetto del diritto di famiglia non possa non tenere in debito conto che cosa sta accadendo, proprio in questi ultimi mesi, nella materia del riconoscimento della genitorialità, ai fini dell’iscrizione dei registri dello stato civile di bambini concepiti all’estero da parte di coppie dello stesso sesso, facendo ricorso a pratiche vietate dal nostro ordinamento, anche penalmente, e che tali dovrebbero rimanere, quali in primis la gestazione per altri (la cosidetta maternità surrogata) e a tecniche, parimenti non consentite in base alla legislazione nazionale a coppie dello stesso sesso, quali la procreazione medicalmente assistita eterologa”. Lo ha detto Lorenzo Fontana, ministro per la Famiglia e le Disabilità, nel corso di un’audizione sulle linee programmatiche del suo ministero in commissione Affari sociali della Camera.

“Se il divieto di gestazione per altri è presente nel nostro ordinamento va fatto rispettare in termini concreti”, ha detto l’esponente leghista, “evitando che il ricorso a tali pratiche all’estero si traduca, poi, con il ritorno in Italia del minore in un continuo aggiramento di un divieto che nel nostro ordinamento è volto a preservare valori fondamentali, quali, innanzitutto, la dignità della donna e del bambino ridotti a meri oggetti”.

Ska