Casa Boschi-Di Stefano Milano, Quartapelle: scongiurare vendita

"No a speculazioni sul patrimonio culturale dei milanesi"

LUG 18, 2018 -

Milano, 18 lug. (askanews) – “Hanno perfettamente ragione i milanesi, del quartiere e non, che si stanno mobilitando per scongiurare la vendita del terzo piano della Casa Boschi-Di Stefano in via Jan. Chiedo al sindaco Sala e agli assessori competenti di valutare ogni possibile soluzione a tutela di questo gioiello architettonico e artistico di Porta Venezia e di Milano”. Così Lia Quartapelle (PD), deputata eletta nel collegio uninominale di Milano Est, dove ha sede la Casa Museo Boschi-Di Stefano.

“Siamo ancora in tempo – ha proseguito Quartapelle in una nota – ma non basta lanciare appelli ai privati chiedendo di acquistare l’immobile per poi aprirlo ad attività del museo. Difficile pretendere e ottenere un’operazione di mecenatismo quando proprio il Comune fa una manovra meramente speculativa ai danni del patrimonio culturale dei milanesi. I privati – ha osservato la deputata del pd – danno già quotidianamente prova di affezione per l’immobile e per la collezione del Museo Boschi-Di Stefano, che soltanto grazie alla generosità di decine di volontari del Touring e all’impegno politico del Municipio 3 è riuscita negli ultimi anni ad affermarsi attraendo sempre più turisti e appassionati d’arte. Sappiamo – ha aggiunto – che l’Assessore Roberto Tasca porta la responsabilità del bilancio e dei vincoli che ne derivano, ma su circa 7 miliardi il nodo non possono essere i 900 mila euro che deriverebbero dalla messa all’asta di uno spazio che potrebbe invece ospitare più di mille opere attualmente non esposte e tenute in deposito. Specie in un momento in cui Milano porta avanti con successo le sue ambizioni di crescita e di affermazione sociale e culturale – ha concluso – il Comune ha il dovere di gestire con buon senso e lungimiranza i suoi beni, senza usarli come se fossero un Bancomat”.