Sala: non demonizziamo Salvini, Milano lo batterà con idee e fatti

Sindaco: "I 'no' non bastano, serve costruire una proposta"

GIU 23, 2018 -

Milano, 23 giu. (askanews) – “Il mio atteggiamento personale non sarà di demonizzazione del ministro dell’Interno perché non è questo che mi interessa, lo voglio battere con le idee, dimostrando che a Milano si può, e lo farò con il vostro aiuto: non urliamo e basta, non demonizziamo e basta, non troviamo le differenze e basta ma dimostriamo con i fatti che si può e si parte da Milano. Noi abbiamo il dovere di farlo perché noi possiamo, perché siamo i figli di Ariberto da Antimiano (arcivescovo di Milano nella prima metà dell’XI secolo, ndr) che nel Medioevo parlava di unità e integrazione nel lavoro, siamo i figli di Verri, di Beccaria, di Turati, di Martini, siamo i figli di Milano”. E’ quanto ha affermato il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, in un passaggio del discorso che ha aperto ufficialmente oggi “Ricetta Milano”, la gigantesca “tavolata multietnica” in corso al parco Sempione nell’ambito delle diverse iniziative organizzate dal “Comitato insieme senza muri” in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali menghino.

“Noi siamo qua oggi per dire dei ‘no’ ma siamo consapevoli che i ‘no’ non bastano, che serve costruire e avere una proposta” aveva affermato poco prima il sindaco, sottolineando che “certamente non saremo mai accondiscendenti rispetto ad un atteggiamento che sta dilagando nel mondo, da Trump all’Ungheria dove in questo momento chi distribuisce un volantino che parla di integrazione rischia dei guai penali”. “Dobbiamo essere consapevoli che con i soli ‘no’ non si va da nessuna parte e che non possiamo accontentarci di sentirci diversi – ha evidenziato Sala – e oggi è più che mai il momento di allontanare da noi qualunque senso di superiorità morale, facciamo il giusto, tiriamo fuori le nostre idee e ognuno faccia la propria parte”.