Migranti, Sala: io l’anti Salvini, qui modello che può funzionare

"Voglio dimostrare nei fatti quale è il valore dell'integrazione"

GIU 23, 2018 -

Milano, 23 giu. (askanews) – “Sono l’anti Salvini di Milano, qui c’é un modello che può funzionare, voglio portare avanti il nostro modo di fare: far seguire i fatti alle parole”. E’ quanto ha affermato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, rispondendo ai cronisti a margine del discorso che ha dato il via ufficiale alla “tavolata multietnica” al parco Sempione del capoluogo lombardo. “La nostra proposta è quella di lavorare su un piano nazionale ma usando Milano come test che si basa su due cose: la prima è abbreviare i tempi per definire quanto è legittimo che un immigrato possa stare in Italia, la seconda è una riflessione profonda su quelli che sono i lavori davvero socialmente utili”.

“Se veramente crediamo che la via portata avanti da Salvini e da altri nel mondo sia sbagliata, dobbiamo offrire un’alternativa, che nasce prima dalla capacità di accoglienza e poi da quella di integrazione, oltre che da azioni simboliche” ha aggiunto il sindaco, sottolineando che “io mi impegno da Milano, e solo da Milano ma portando avanti l’esempio di Milano, a trovare formule perché all’accoglienza generosa si sostituisca l’integrazione, che funziona attraverso il lavoro”. “Voglio dimostrare nei fatti – ha continuato – in una città come Milano che ha il 20% di immigrati, quale è il valore dell’integrazione (i lavori che vengono fatti e le imprese che nascono) che è qualità della città”.

Ai cronisti che gli chiedevano se quella sull’immigrazione fosse una proposta di sinistra, Sala ha replicato “è una risposta certamente di sinistra, di una sinistra che sa costruire il futuro e che non si accontenta di demonizzare l’avversario”.

Infine il primo cittadino ha spiegato che vorrebbe contribuire e a creare “una nuova classe politica per il Paese”, e che “in termini di valore ed esperienza alcuni assessori della mia Giunta potrebbero benissimo essere ministri”.