La ministra Grillo: “Vaccini fondamentali. No a polemiche strumentali”

Discussione solo sulle modalità migliori

GIU 22, 2018 -

Roma, 22 giu. (askanews) – “No a polemiche strumentali”, così il ministro della Salute Giulia Grillo interviene nella polemica innescata dopo le parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini sui vaccini. Il leader della Lega ha infatti dichiarato che “dieci vaccini insieme sono inutili e dannosi”. Il ministro Grillo prende netta posizione sull’efficacia dei vaccini: “Sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria”. Poi invita a distinguere tra scienza e politica, aggiungendo che “in discussione sono solo le modalità di somministrazione alla popolazione” e il tema dell’obbligatorietà dei vaccini “è un argomento politico”, e “siamo al lavoro per trovare la migliore soluzione”.

Nella nota diffusa dal ministro Giulia Grillo si legge infatti: “Voglio ribadire ancora una volta, e non mi stancherò mai di ripeterlo, che i vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria. E che in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione”. Quindi “tutte le polemiche sono solo strumentali e finalizzate a creare un circo mediatico che a me non interessa alimentare. Prenderemo le decisioni opportune in accordo con gli alleati di governo, ma chiaramente si tratta di un tema che deve essere discusso anzitutto dal ministero della Salute”.

“Ci fa piacere – aggiunge Grillo – che il ministro degli Interni si interessi di un tema così importante, così come il ministro dell’Istruzione. Voglio solo precisare che l’obbligatorietà è un argomento politico, che ha a che fare con una strategia di tipo politico. Ma le valutazioni di tipo scientifico non competono alla politica. La politica ‘non fa’ scienza, la scienza la fanno gli scienziati. La politica decide quale strumento vuole utilizzare, se vuole utilizzare l’obbligatorietà e in quale misura”.

“Stiamo lavorando – conclude Grillo – per trovare la soluzione migliore capace da una parte di garantire la frequenza dei bambini negli asili nido e che dall’altra parte metta al centro del dibattito parlamentare la revisione dell’impianto del dl Lorenzin”.

Red/Gtu