Salvini a tutto campo sui migranti (cos’ha detto oggi)

L'intervento del ministro dell'Interno in Prefettura a Como

GIU 8, 2018 -

Como, 8 giu. (askanews) – Dalla necessità di una “difesa” dell’Italia da parte Nato alla questione delle richieste d’asilo politico, passando per le Ong e i “rifiuti” di Malta: sui migranti è stato a tutto campo l’intervento del neo ministro dell’Interno, Matteo Salvini, oggi in Prefettura a Como, città nella quale ha anche incontrato i due autisti dei bus aggrediti nei giorni scorsi da un gruppo di immigrati.

“Io sono per la Nato ma siamo sotto attacco. Chiediamo alla Nato di difenderci. Ci sono molti allarmi di infiltrazioni di terrorismo negli ingressi. L’Italia è attaccata da sud, non da est. Chiedo che ci difenda”, ha innanzitutto detto Salvini, annunciando: “Ho chiesto a Conte di portare questa richiesta al G7”.

Poi, la questione maltese: “Non è possibile – ha avvertito il ministro dell’Interno – che Malta dica no a ogni richiesta di intervento. Il buon dio ha messo Malta più vicina all’Africa che alla Sicilia”.

Il governo, ha quindi spiegato, è al lavoro sulle Ong, perché “alcune fanno volontariato altre fanno affari”. Salvini ha anche parlato di “ennesima presa in giro” riferendosi alla “Ong tedesca con bandiera olandese che è passata davanti a Malta, ha salutato ed è venuta in Italia”.

Infine, le richieste di asilo politico: per Salvini occorre “tagliare tempi e costi delle procedure”, ed ha fatto notare che “i quattro aggressori arrestati erano tutti ex richiedenti”.

Il ministro leghista non ha dubbi: “Su questo fronte – ha sottolineato – l’Italia è il paese più generoso in Europa”. Sono i numeri a sancirlo: “I dati dicono che su 40 mila domande esaminate nel 2018, hanno avuto esito positivo solo il 10% tra riconoscimenti di status di richiedenti asilo e di protezione sussidiaria”. Ecco perché, ha ribadito, “bisogna lavorare a monte” per “far lavorare bene magistratura e polizia”. L’obiettivo è “essere più severi ma più giusti nei confronti di chi ha diritto”.

Infine, dal neo ministro anche un giudizio sull’operato del suo predecessore al Viminale: “Lo incontrerò il prima possibile. Lo ringrazio per il pochino che ha fatto ma non per il tanto che non si è fatto”.

Fcz/Mau