“Mattarella perplesso”

Decisione del Colle domani o dopodomani

MAG 22, 2018 -

Roma, 22 mag. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non ha ancora sciolto la riserva sul candidato premier proposto da Lega e M5S, Giuseppe Conte. Ovviamente è un modo di dire, forzato, ma che serve per far capire come il capo dello Stato stia con tutta evidenza cercando di capire quale possa essere la soluzione dell’attuale situazione politica. Un parlamentare del Movimento 5 Stelle, dopo l’ennesima riunione Salvini-Di Maio (che hanno blindato la figura del giurista), si è spinto a dire che “i tempi si allungano” e che Mattarella nutrirebbe delle “perplessità” sulla figura del giurista. Anche alcuni siti di stampa online rilanciano un allungamento dei tempi nell’incarico e di “dubbi” su Conte.

Ad essere sinceri se vogliamo uno slittamento (sia pure di poche ore) era parso evidente ieri quando Mattarella – dopo aver incontrato prima Di Maio e poi Salvini – invece di procedere con il comunicato di rito per il conferimento dell’incarico che tutti davano per scontato ha deciso di consultare nuovamente, questa mattina, i presidenti di Senato e Camera. Un gesto di cortesia istituzionale, è stato spiegato, ma sicuramente anche un momento di ulteriore riflessione su quanto avrebbe dovuto fare. Il capo dello Stato sono giorni che non interviene sulla vicenda, se non indirettamente (ma non troppo) citando Luigi Einaudi e ribadendo, attraverso le sue parole, i poteri del presidente della Repubblica e il non essere un semplice notaio delle decisioni prese dai partiti. E continua a non intervenire anche se parla con le sue iniziative. Nessuna parola sulla vicenda del curriculum vitae di Conte né sull’acceso sentimento anti euro dell’ex ministro (indicato come uno dei prossimi ministri del governo giallo-verde) Paolo Savona. Ma l’aria che si respira è quella di estrema cautela.

Detto questo i tempi per la definizione della vicenda potranno anche allungarsi, come emerge dalle parole di alcuni parlamentari o dalle considerazioni di qualche giornale, ma non si puó andare avanti all’infinito. Per questo, non escludendo sorprese nelle ultime ore, i tempi per una chiusura del cerchio potrebbero essere fra domani e giovedí. Con Mattarella, se del caso, pronto a dare l’incarico al professor Conte.

Nonostante le polemiche sul suo curriculum, sia la Lega che i 5 stelle per ora non arretrano sulla figura indicata ieri al capo dello Stato come presidente del Consiglio. Fonti del Carroccio, dopo l’incontro tra i due leader, assicurano: “Per noi non è cambiato nulla”. E dai pentastellati la difesa del professore di diritto privato arriva via blog e dalla bocca della capogruppo alla Camera, Giulia Grillo. La Lega conferma anche che il nome per il ministero dell’Economia resta quello di Paolo Savona.”Tutte le obiezioni su Savona le abbiamo apprese dai giornalisti. Con Mattarella non ne abbiamo parlato e non abbiamo avuto parere negativo. Mattarella legge i giornali, con lui abbiamo parlato di tutto e non è stato toccato il nome di Savona. Il capo dello Stato non ci ha detto ‘No, non è gradito, ripensateci’. Se ce lo dirà in un secondo momento ne prenderemo atto. Savona è il nome messo sul tavolo”, ha spiegato Gian Marco Centinaio, capogruppo del Carroccio al Senato.

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