Gentiloni: se cambiamo strada danno a cittadini non burocrati Ue

"Paese ha riguadagnato credibilità"

MAG 17, 2018 -

Roma, 17 mag. (askanews) – “C’è un percorso, ci sono risultati, una solidità, ci sono cose da fare, ma tutto si può fare tranne buttare all’aria il percorso perchè a pagarne le conseguenze sarebbero i cittadini italiani” e non gli “euroburocrati”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, a margine del vertice Ue di Sofia.

“Si è parlato – ha spiegato – del nostro Paese, in questo momento al centro dell’attenzione dei leader europei. L’Italia in questi 5-6 anni ha recuperato solidità e credibilità, credo che ci sia un riconoscimento unanime nell’Unione del fatto che ci ritroviamo con una economia più solida, per aver fatto vedere una capacità di gestire i flussi migratori che nessuno prevedeva. Siamo considerati partner credibili. Questo comporterebbe il fatto che in un momento in cui si discute del futuro dell’Europa e ci sono visioni diverse ci sarebbe grandissimo bisogno di un ruolo da protagonista del nostro Paese”.

“Penso – ha concluso Gentiloni – che, se da questo percorso si uscisse, se si andasse fuori strada, ad essere danneggiati non sarebbero gli euroburocrati ma i cittadini italiani: c’è la strana idea che prendiamo decisioni che vanno in direzioni poco probabili così gli euroburocrati sanno di che pasta siamo fatti. Io non sono preoccupato di questo, non faccio il sindacalista degli euroburocrati, dico attenzione perchè se usciamo dal percorso a farne le spese sarebbero i cittadini italiani”.