Intanto Mattarella

Il caso della bozza

MAG 16, 2018 -

Roma, 16 mag. (askanews) – La bozza del “contratto” di governo a cui M5S e Lega stanno lavorando fa scoppiare un caso. Uscita dall’euro, mancato pagamento del debito pubblico, il comitato di conciliazione, organismo extra costituzionale con i due leader politici per dirimere le controversie che si dovessero presentare. Alcuni punti vengono smentiti dai due partiti, soprattutto quello sull’uscita dall’euro, ma la reazione dei mercati non si è fatta attendere, lo spread è schizzato a 150 punti e la Borsa ha perso il 2,3%. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiamato in causa da fonti del Movimento 5 stelle che hanno riferito di aver portato la bozza del programma lunedì scorso durante le consultazioni al Quirinale, fa sapere di non averla letta: “E’ chiaro che il Presidente non guarda bozze ma testi definiti, frutto della responsabilità dei partiti che concludono accordi di governo”, spiegano al Quirinale sottolineando che le due delegazioni di M5s e Lega, nel corso delle consultazioni di lunedì scorso al Quirinale, “hanno voluto” lasciare al capo dello Stato la bozza dell’accordo di programma nello stato in cui si trovava in quel momento.

In attesa del testo definitivo, e soprattutto dell’indicazione del nome del presidente del Consiglio, al Colle per oggi non è arrivata nessuna richiesta di incontro, anche se Salvini ha assicurato che intende tornare da Mattarella “prima di lunedì”. Nel fine settimana sia i Cinque stelle che la Lega consulteranno la base sull’accordo siglato. E comunque, prima di tornare dal presidente della Repubblica, viene assicurato, Salvini e Di Maio avranno trovato l’accordo su “un nome solo”. Al vaglio ci sono sia parlamentari eletti che figure terze, non politiche.

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