Da Regione Lombardia fondo 300mila euro contro violenza su donne

Piano sostiene interventi di enti locali e associazioni

MAG 16, 2018 -

Milano, 16 mag. (askanews) – E’ stata presentata oggi a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale, l’iniziativa ‘Progettare la parità in Lombardia’ che prevede un fondo di 300.000 mila euro per l’attuazione di progetti che hanno come scopo quello di supportare la diffusione di una cultura del rispetto verso tutte le donne, sia come base per la promozione delle pari opportunità con gli uomini, sia per prevenire la violenza. Il fondo rientra nel Piano quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne 2015/2018.

“Questa iniziativa – spiega l’assessore regionale alle Pari Opportunità Silvia Piani- rappresenta uno dei più importanti strumenti attraverso i quali la Regione, da più di dieci anni, sostiene interventi in materia di pari opportunità degli enti locali e dell’associazionismo femminile. Il progetto si rivolge a tutti gli iscritti all’Albo regionale delle associazioni e dei movimenti per le pari opportunità e agli enti Locali che aderiscono alla Rete regionale dei Centri Risorse Locali di Parità”.

Diverse sono le aree di intervento coinvolte: istruzione e formazione, integrazione, sport, lavoro e sistema socio-sanitario. I progetti dovranno essere presentati entro l’11 giugno 2018. “Anche nel 2016 e 2017 – continua l’assessore – erano stati messi a disposizione risorse pari a 300.000 euro anno, che hanno permesso di erogare contributi a 48 progetti coinvolgendo più di 400 partner: scuole di ogni ordine e grado, associazioni femminili culturali e sportive, sistema socio-sanitario, associazioni di categoria e imprenditoriali”.

“Purtroppo – conclude l’assessore – anche nella nostra Regione permane, in alcuni settori, un significativo divario tra uomini e donne. Il tasso di occupazione femminile in Lombardia, ad esempio, benchè più alto rispetto al 49% della media nazionale è pari al 59%, mentre il tasso di occupazione maschile è del 75% (Istat 2017)”.