Cosa pensa la Lega dell’informativa di Gentiloni sulla Siria

"Russofobia inaccettabile"

APR 17, 2018 -

Roma, 17 apr. (askanews) – “L’informativa di Gentiloni sulla Siria lascia molti dubbi e molte zone d’ombra”. Lo ha detto il deputato della Lega Guglielmo Picchi intervenendo in aula alla Camera a nome del Carroccio dopo l’informativa del premier. “Non si capisce come mai – ha osservato Picchi – gli ispettori Opac siano arrivati in Siria dopo l’attacco Usa e non prima: se si voleva accertare quello che era avvenuto sul campo gli ispettori avrebbero dovuto essere là prima. Ci lascia estremamente perplessi il richiamare in maniera non corretta la Nato e mettere in dubbio anche la posizione della lega sull’alleanza atlantica. È un’alleanza difensiva che nessun ruolo ha svolto nella crisi siriana. In Siria c’è stata un’iniziativa di tre nostri alleati che hanno unilateralmente deciso di intervenire”.

“Noi – ha precisato Picchi – non mettiamo in discussione l’uso delle armi chimiche, lo condanniamo, è indegno siano utilizzate su qualsiasi scenario ma ricordiamo che tre anni fa gli ispettori Opac ci avevano detto che la Siria era libera da armi chimiche”. Il deputato leghista ha lamentato “l’assenza totale dell’Unione europea, completamente assente, il nulla in questa vicenda. Ci saremmo aspettati che il nostro paese seppur in un momento in cui il governo non è nella pienezza delle sue funzioni potesse svolgere un ruolo di mediazione. L’Italia deve avere una politica estera assertiva, deve far sentire la propria voce in tutti i contesti bilaterali e multilaterali”.

“Abbiamo – ha ricordato – gli strumenti per ingaggiare i russi: la Russia è un partner, è parte della storia dell’Europa. È inaccettabile che in una parte delle opinioni pubbliche come quelle Usa e della Gran Bretagna si torni a concetti di russofobia caratteristici dell’800 e del grande gioco che avveniva in Asia tra l’impero britannico e l’impero russo”.

“Questo – ha concluso il leghista Picchi – non vuol dire che non saremo fedeli all’alleanza atlantica ma in Siria non si è parlato di Nato. Noi siamo leali ai nostri alleati ma quando sbagliano dobbiamo dirlo con forza: non sono le bombe che possono portare la pace in Siria. Quindi richiamiamo il governo a continuare nello sforzo diplomatico. Noi come Lega continueremo usando la nostra diplomazia parlamentare, ci impegnamo per costruire la fiducia tra le parti e costruire la soluzione diplomatica. Richiamiamo tutti a una grande grande cautela”.

Red/Pol