Sisma Abruzzo, Meloni: Ue cretina, governo dica ‘No’

"Anche Mattarella intervenga, una follia richeista restituzione fondi"

APR 16, 2018 -

Roma, 16 apr. (askanews) – Nel caso dell’Aquila “siamo di fronte a un’Europa sorda, cieca, muta e pure un po’ cretina perché non distinguere aiuti indebiti di Stato da sostegno per quello che accade in momenti di emergenza è da cretini e quindi noi non ci stiamo. Noi assolutamente intendiamo rinegoziare questa procedura folle”. Lo ha detto GiorgiaMeloni, a L’Aquilia per un’iniziativa contro la decisione della Ue di richiedere indietro perchè “aiuti diStato” alcune mesiure di sostegne concesse dall’Italia alle aziende abruzzesi dopo il sisma del 2009.

“Rimango francamente basita dai partiti come il M5S che dicono invece che questo provvedimento è legittimo: secondo me non è assolutamente legittimo. Se l’Ue non è in grado di distinguere tra indebiti aiuti di Stato alle imprese e quello che uno Stato può e deve fare legittimamente per aiutare le sue popolazioni in situazioni di emergenza è un problema dell’Unione europea che evidentemente è popolata di incapaci perché noi siamo in grado di fare quella distinzione. Per cui per noi vale il provvedimento che fu emesso dall’allora governo italiano: quei soldi vanno restituiti dagli imprenditori al 40% in dieci anni senza interessi. Se invece qualcuno li vuole far restituire immediatamente al 100% con gli interessi semplicemente non avrà il nostro sostegno. E noi continueremo a combattere e se avremo la fortuna e la possibilità di andare al governo questo andremo a spiegare all’Ue”.

Dunque, prosegue Meloni, “comporre un governo serve anche a difendere i bisogni e diritti dei cittadini in Europa, come accade qui all’Aquila, dove un provvedimento folle dell’Unione Europea pretende la restituzione degli aiuti che furono fatti agli imprenditori dopo il terremoto del 2009. Noi vogliamo andare al governo per andare in Europa, battere i pugni sul tavolo e dire che queste ingiustizie non le accettiamo più”.

“Voglio parlare – accusa Meloni – di un Governo che riceve senza dire niente decisioni irricevibili da parte dell’Unione europea. Voglio parlare del fatto che di questo problema abbiamo investito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che riteniamo debba dire qualcosa. Vogliamo parlare del fatto che questa terra merita di avere attenzione e sostegno per la sua ricostruzione: se qualcuno la vuole ammazzare non avrà il nostro aiuto. E quindi siamo qui in solidarietà col sindaco Biondi, con gli imprenditori coinvolti, coi cittadini de L’Aquila e di questo vogliamo parlare. I governi servono a fare questo”.

Per Meloni “serve una Unione Europea che sia in grado di distinguere e di comportarsi in modo civile e serve un governo che quando l’Unione Europea si comporta in modo incivile non esegue pedissequamente quello che l’Europa dice. Per cui male l’Europa e male il governo nonostante la proroga perché il governo deve dire ‘No, vi state sbagliando: quei soldi non verranno restituiti come voi volete. Volete fare l’infrazione? Bene, non pagheremmo neanche i soldi dell’infrazione'”.