M5s vede Pd e centrodestra, via libera a nostra presidenza Camera

Salgono Fico, Fraccaro e lo stesso Di Maio Resta il "veto" sui "condannati". Il candidato premier "noi decisivi"

MAR 20, 2018 -

Roma, 20 mar. (askanews) – Il Movimento 5 stelle continua il suo giro di contatti con tutte le forze politiche in vista dell’elezione dei presidenti delle Camere, ma nomi ufficiali non ne usciranno probabilmente prima di giovedì sera, alla vigilia delle prime votazioni previste a Montecitorio e Palazzo Madama venerdì mattina.

Luigi Di Maio oggi ha incontrato gli eletti alla Camera e ha ribadito l’obiettivo di avere la presidenza della Camera. “In questa settimana probabilmente eleggeremo uno dei presidenti delle Camere e saremo decisivi per l’elezione di entrambi – ha detto il capo politico del M5S -. Abbiamo chiesto la presidenza della Camera perché qui ci sono più vitalizi da tagliare, più regolamenti da modificare”.

Subito dopo sono iniziati gli incontri dei capigruppo, Danilo Toninelli e Giulia Grillo con le delegazioni di Forza Italia, (Renato Brunetta e Paolo Romani) e Pd, rappresentato da Maurizio Martina e Lorenzo Guerini. Divergenti le versioni date dalle due parti sull’incontro: “Abbiamo ribadito il concetto della nostra contrarietà ai condannati e agli indagati”, ha detto Toninelli, mentre Brunetta ha assicurato che “in nostra presenza” il M5s non ha posto nessun veto su condannati per la presidenza delle Camere. “Con tutti i partiti – hanno affermato in una dichiarazione congiunta Giulia Grillo e Toninelli, al termine del giro di consultazioni- abbiamo condiviso il nostro metodo per la scelta dei profili più adatti e adeguati. L’obiettivo è coinvolgere tutte le forze politiche e definire la scelta delle presidenze il prima possibile. Nessun partito ha espresso contrarietà all’assegnazione della presidenza della Camera al Movimento 5 Stelle. Questo percorso che abbiamo tracciato con trasparenza proseguirà nei prossimi giorni, tenendo salda la nostra contrarietà a presidenti che abbiano condanne o processi in corso”.

Il metodo con cui si proseguirà lo ha spiegato sempre Brunetta: “Domani si vedono i leader del centrodestra, penso che individueranno una soluzione o una rosa di soluzioni e daranno incarico a uno dei tre, verosimilmente Salvini, di dialogare con il M5s per chiudere un accordo”. Inoltre come spesso ribadito anche dai pentastellati l’accordo riguarda anche gli uffici di presidenza che tenga conto anche dei gruppi del Pd e di LeU. E nel pomeriggio Toninelli e Grillo hanno avuto colloqui anche con Lega, Fratelli d’Italia e Liberi e Uguali.

Intanto continuano a circolare i nomi dei papabili presidenti della Camera targati 5 stelle anche se i diretti interessati tirati in ballo in questi giorni negano, come Roberto Fico che oggi a Montecitorio ha assicurato: “Non sono io”. Più quotato infatti è il nome di Riccardo Fraccaro, più vicino a Di Maio. Anche Emilio Carelli ha escluso di essere nella rosa di nomi ma il suo nome continua a circolare. Nei boatos non si esclude neppure che sia lo stesso capo politico a mettersi in gioco per lo scranno più alto di Montecitorio chiudendo un accordo con Matteo Salvini.