Milano, al via sperimentazione gestione condivisa beni comuni

Lipparini e Rabaiotti: "Strumento innovativo, semplice e diretto"

MAR 16, 2018 -

Milano, 16 mar. (askanews) – La Giunta comunale di Milano ha approvato le linee guida per dare il via a un accordo di collaborazione per la gestione condivisa dei beni comuni. Si tratta di una sperimentazione che avrà la durata di 12 mesi e vedrà la collaborazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini attivi, volontari, gruppi informali (comitati e social street e altre forme di aggregazione spontanea di cittadini), associazioni legalmente riconosciute, istituzioni scolastiche, comitati di genitori, fondazioni e imprese promotrici del cosiddetto “volontariato aziendale” per la cura condivisa di alcuni immobili, spazi aperti e aree comuni.

Attraverso questa sperimentazione – si legge in una nota – la Giunta intende promuovere la partecipazione della cittadinanza attiva al governo della città e al tempo stesso consolidare il rapporto tra Amministrazione e cittadini, volontari e gruppi informali per prendersi cura insieme di alcune aree, contrastando così il degrado e promuovendo l’inclusione sociale.

“Giunge a maturazione – dichiarano gli assessori Lorenzo Lipparini (Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data) e Gabriele Rabaiotti (Lavori pubblici) – un ampio percorso di discussione e approfondimento per portare a Milano uno strumento innovativo, più semplice e diretto, che consentirà ai cittadini di collaborare con l’Amministrazione nella realizzazione di progetti di gestione, manutenzione, miglioramento e attivazione dei beni comuni urbani: dalle aree verdi a porzioni di terreno, dagli spazi a piccole installazioni per la pratica di sport. È un’opportunità per chiamare a raccolta e attivare tutte le energie civiche nel miglioramento della qualità della vita nei quartieri che si interfaccia in modo complementare con le risorse e il percorso del Bilancio Partecipativo. Con quest’ultimo realizzeremo le opere pubbliche richieste dai cittadini, con i patti di collaborazione le faremo vivere”.

(segue)