Salvini: rispetteremo 3% se non danneggia il Paese

"Cerco maggioranza in Parlamento, non dai partiti"

MAR 13, 2018 -

Roma, 13 mar. (askanews) – Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha detto oggi a Strasburgo che non si rivolgerà ai partiti per trovare la maggioranza per il nuovo governo che propone, ma direttamente al Parlamento, e che proporrà un programma di legislatura per cinque anni con un impegno, che l’eventuale maggioranza dovrà sottoscrivere, a realizzare nel primo anno l’abolizione della Legge Fornero, la riduzione dell’aliquota fiscale al 15%, il controllo del fenomeno migratorio con l’espulsione di tutti i migranti economici (come propone, ha ricordato, anche il presidente francese Manuel Macron, campione di europeismo) e lasciando in Italia solo i rifugiati, che hanno diritto a restarvi.

In più, ci sarà da presentare e negoziare a Bruxelles anche la nuova manovra economica, per la quale Salvini ha dato anche alcune indicazioni: per quanto riguarda il rapporto deficit/Pil al 3%, ha detto che si vedrà, ma, ha aggiunto non lo rispetterà “se nel nome di quei vincoli dobbiamo licenziare, chiudere e precarizzare”. E, ha aggiunto, quanto alla manovra “da 31 miliardi di euro per evitare l’aumento dell’Iva e delle accise, perché qualcuno ha deciso così, è l’ultima cosa che faremo”.

E’ comunque esclusa come “non auspicabile”, ha precisato, “una uscita solitaria e improvvisa” dell’Italia dall’euro, mentre il suo eventuale governo sarà al tavolo con gli altri governi disponibili: “Contiamo di riuscire a rinegoziare alcuni di questi trattati”, in vista di “un piano B a cui stanno lavorando i nostri esperti eletti in Parlamento”, ha spiegato. inoltre, Salvini ha espresso l’intenzione di cambiare la Costituzione per permettere referendum, “oggi purtroppo vietati”, sui trattati internazionali come quelli Ue; ma, ha puntualizzato, “lo faremo, ma non è per domani”.

Se ci sarà la maggioranza su questo programma, che “partirà comunque dal programma della coalizione di centro destra”, allora “io mi prendo l’onore e l’onere di guidare il governo”, ha affermato.

Il leader della Lega ha parlato durante una conferenza stampa al Parlamento europeo a Strasburgo, con molti aderenti e simpatizzanti della Lega presenti in sala che lo applaudivano. Una violazione delle regole delle conferenze stampa dell’Europarlamento che ha provocato le proteste di diversi giornalisti. Salvini ha ironizzato dicendo che “sanzioneremo con la reclusione fino a cinque anni chiunque applauda all’interno del Parlamento europeo”, e ha concluso: “Continuo a non capire, ma è un limite mio”.